CANDA - L'accusa era quella di omicidio colposo per la morte della moglie, dalla quale è stato prosciolto. E sul banco degli imputati, indirettamente, restano le buche della Transpolesana.
Una drammatica vicenda che risale al 4 aprile 2016, un incidente in cui perse la vita la 54enne Antonella Battaglia, originaria di Villadose e da poco trasferitasi a Ceregnano insieme al marito Giuseppe Bordin, con il quale gestiva un bar a Badia. In quella tragica sera era lui al volante della Peugeot 206 finita fuori strada, con la donna che sbalzata fuori dal finestrino, era morta sul colpo. L'uomo, invece, ha riportato gravissime lesioni che lo hanno reso invalido. Oltre alle conseguenze fisiche e soprattutto psicologiche, ha dovuto fare i conti anche con quelle penali, trovandosi accusato di omicidio colposo. Proprio per colpa delle buche.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".