Omicidio Kurti, cadavere nell'Adigetto, giallo risolto: arrestata la moglie. «Sì, l'ho fatto a pezzi con l'accetta in bagno» Video

La donna ha confessato, da sabato scorso si trova in una struttura sanitaria di Rovigo

Lunedì 29 Agosto 2022
Kurti e la moglie
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ROVIGO - Svolta nel giallo del cadavere ritrovato in un borsone, abbandonato nell'Adigetto, all'altezza di Villanova del Ghebbo il 28 luglio scorso: all'interno c'era un corpo sezionato. Il corpo, è stato poi accertato, è quello del muratore di 72 anni, di origini albanesi, Shefki Kurti, residente con la moglie Nadire Kurti a Badia Polesine in via Ghirardini 78 (mentre un figlio della coppia abita a Masi nel padovano). Nei giorni scorsi la svolta nelle indagini: la moglie, 68 anni, è stata arrestata sabato 27 agosto dai Carabinieri di Rovigo con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Ha confessato. 

L'arresto

Il provvedimento restrittivo è stato determinato a conclusione di un’articolata attività d’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Rovigo e condotta dai Carabinieri, che ha consentito di raccogliere elementi di colpevolezza nei confronti della donna, accusata di omicidio aggravato e distruzione e soppressione di cadavere. La donna si trova ora piantonata nel Reparto di Psichiatria dell'ospedale di Rovigo. 

I fatti

Il corpo di Shefki Kurti, fatto a pezzi, era stato ritrovato il 28 luglio 2022, occultato all’interno di più sacchetti di plastica, a Villanova del Ghebbo, nei pressi di una chiusa adibita alla raccolta dei rifiuti sul fiume "Adigetto", dal personale del "Consorzio di Bonifica Adige Po". Tra i rifiuti, era stata scorta la gamba sinistra di un corpo umano. Nel corso della successive attività di scandaglio del fiume, i Vigili del Fuoco di Rovigo hanno poi recuperato più sacchetti di plastica contenenti gli altri pezzi del corpo umano. Le indicazioni fornite dal medico legale, intervenuto al momento del ritrovamento del corpo, le attività di repertamento dei Carabinieri di Rovigo e le prime analisi dei Carabinieri del R.I.S. di Parma hanno permesso di identificare il cadavere in Shefki Kurti. Era stata la famiglia di Kurti - la coppia ha due figli adulti - a formalizzare la denuncia di scomparsa domenica 24 luglio, giorno in cui era stato segnalato un litigio tra l'uomo e la moglie. 

Le indagini

Sotto la direzione del Pubblico Ministero sono iniziate le investigazioni dei Carabinieri. Determinante è stato il sopralluogo effettuato l’8 agosto 2022, dai Carabinieri del R.I.S. di Parma, all’interno dell’abitazione della vittima, dove sono state rilevate importanti tracce. Alla luce di quanto acquisito, nel corso di un interrogatorio, la moglie della vittima ha confessato. La donna ha ammesso di aver ucciso con un’accetta, all’interno della loro abitazione il proprio consorte, di aver poi fatto a pezzi il corpo nel bagno, di averne raccolte le parti in sacchetti della spazzatura che ha infine gettato nel fiume “Adigetto”, distante poche centinaia di metri dalla sua abitazione.

Ha anche fornito indicazioni che hanno consentito il recupero, sempre nelle acque fiume Adigetto, a cura dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco, degli strumenti utilizzati per commettere i reati. La donna è stata collocata, in regime di custodia cautelare, in una struttura sanitaria di Rovigo. La Procura rodigina disporrà anche alcuni accertamenti per accertare il suo stato mentale.

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Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 11:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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