FRASSINELLE POLESINE (ROVIGO) - Si sono svolti nella mattinata di ieri gli scavi per il recupero di un caccia alleato precipitato tra il 1944 e il 1945 in località Chiesa di Frassinelle. Tra gli oltre ottanta aerei precipitati in Polesine, ovvero tra il Po e l'Adige, emerge quest'ultimo recupero effettuato dall'associazione Aerei perduti Polesine, con la partecipazione di decine di esperti e volontari provenienti da diverse regioni.
A guidare lo scavo è stato l'archeologo di Bologna Davide Mengoli il quale, grazie alla Soprintendenza Archeologica del Veneto ha reso possibile effettuare le operazioni necessarie a portare alla luce importanti parti strutturali e meccaniche di un caccia P-47 americano.
IL RECUPEROSono al momento tre i velivoli sotto esame, che potrebbero corrispondere per collocazione geografica e per caratteristiche di costruzione all'oggetto di indagine. «Abbiamo portato alla luce alcune parti minoritarie di un P-47, ossia una pala dell'elica e il mozzo. Probabilmente dopo l'impatto con il suolo, l'aereo è stato depredato e le parti più corpose utilizzate per altri scopi, ma in fondo eravamo in tempo di guerra e questo era molto frequente dopo l'abbattimento degli aerei ha spiegato Luca Milan presidente dell'associazione Aerei perduti Polesine. Oggi abbiamo recuperato molti frammenti metallici, si spera di trovare qualche codice che possa individuare in modo univoco quel P-47. Ciò porterebbe all'identificazione corretta del pilota, per noi fondamentale anche per la ricostruzione storica legata a questo evento. Quando si avranno notizie certe sullo scavo ne daremo notizia ufficiale».
LO SCAVOIl coordinatore dello scavo è stato lo storico Enzo Lanconelli che può vantare di essere il ricercatore italiano con il maggiore numero di ritrovamenti e di scavi effettuati, il responsabile alla sicurezza è stato Alessandro Romanini della Nuova Estense Automazioni di Copparo. Preziosa è stata la disponibilità del proprietario del campo Roberto Broccadello e dell'impresa Ale Scavi di Conselve, che hanno reso possibile lo scavo. L'associazione Aerei perduti Polesine è stata registrata nel 2017, ma era già operativa da qualche anno come Gruppo di Ricerca con nome omonimo: è stata fondata da persone altamente specializzate nel settore. La sede legale è a Rovigo, ma l'associazione si avvale di una sede operativa nel ferrarese presso il piccolo aeroporto Prati Vecchi di Aguscello.
Valentina Merlini
Ultimo aggiornamento: 1 Ottobre, 09:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA A guidare lo scavo è stato l'archeologo di Bologna Davide Mengoli il quale, grazie alla Soprintendenza Archeologica del Veneto ha reso possibile effettuare le operazioni necessarie a portare alla luce importanti parti strutturali e meccaniche di un caccia P-47 americano.
IL RECUPEROSono al momento tre i velivoli sotto esame, che potrebbero corrispondere per collocazione geografica e per caratteristiche di costruzione all'oggetto di indagine. «Abbiamo portato alla luce alcune parti minoritarie di un P-47, ossia una pala dell'elica e il mozzo. Probabilmente dopo l'impatto con il suolo, l'aereo è stato depredato e le parti più corpose utilizzate per altri scopi, ma in fondo eravamo in tempo di guerra e questo era molto frequente dopo l'abbattimento degli aerei ha spiegato Luca Milan presidente dell'associazione Aerei perduti Polesine. Oggi abbiamo recuperato molti frammenti metallici, si spera di trovare qualche codice che possa individuare in modo univoco quel P-47. Ciò porterebbe all'identificazione corretta del pilota, per noi fondamentale anche per la ricostruzione storica legata a questo evento. Quando si avranno notizie certe sullo scavo ne daremo notizia ufficiale».
LO SCAVOIl coordinatore dello scavo è stato lo storico Enzo Lanconelli che può vantare di essere il ricercatore italiano con il maggiore numero di ritrovamenti e di scavi effettuati, il responsabile alla sicurezza è stato Alessandro Romanini della Nuova Estense Automazioni di Copparo. Preziosa è stata la disponibilità del proprietario del campo Roberto Broccadello e dell'impresa Ale Scavi di Conselve, che hanno reso possibile lo scavo. L'associazione Aerei perduti Polesine è stata registrata nel 2017, ma era già operativa da qualche anno come Gruppo di Ricerca con nome omonimo: è stata fondata da persone altamente specializzate nel settore. La sede legale è a Rovigo, ma l'associazione si avvale di una sede operativa nel ferrarese presso il piccolo aeroporto Prati Vecchi di Aguscello.
Valentina Merlini
