Buoni spesa: saltano i fondi del Governo, Comune costretto a congelare gli aiuti

Domenica 28 Giugno 2020 di Roberta Merlin
I buoni spesa del Comune di Rovigo
ROVIGO - La tanto attesa seconda “tranche” di buoni spesa destinata ai rodigini in difficoltà non arriverà. Nei giorni scorsi negli uffici del Comune è sopraggiunta come un fulmine a ciel sereno la notizia che il Governo non ha previsto altri aiuti da parte della Protezione Civile a sostegno delle famiglie che, a causa della crisi, fanno fatica a far fronte alle necessità quotidiane, compresa la spesa.

L’ANNUNCIO
l sindaco Edoardo Gaffeo, nei giorni scorsi, aveva infatti annunciato l’arrivo di altri 270mila euro dal Governo destinati all’emergenza, in particolare all’erogazione dello strumento del buono alimentare. Proprio in questi giorni però gli uffici del Comune, incaricati dal primo cittadino e dall’assessore al Bilancio Andrea Pavanello di indagare sul ritardo dell’erogazione, avrebbero fatto l’inattesa scoperta, ossia che la promessa di altre risorse da parte del Governo a favore dei Comuni era in verità solo un proclama, un annuncio e niente più. Un duro colpo per le tante famiglie che continuano a trovarsi in difficoltà a causa della Cassa integrazione e della perdita, in certi casi, del lavoro, e sono ancora in attesa di ricevere l’aiuto del Comune per fare la spesa.

NUOVE POVERTÀ
a pandemia, in pochi mesi, ha infatti portato alla luce i cosiddetti “nuovi poveri”, ossia cittadini che, fino al divampare dell’emergenza Coronavirus, non avevano mai chiesto aiuto ai Servizi sociali, costretti invece adesso a rivolgersi al Comune in seguito alla chiusura di molte attività industriali e commerciali. Una crisi che in Polesine, in quattro mesi, oltre alle mancate assunzioni, ha prodotto più di 1.600 disoccupati. In mancanza di nuovi aiuti da parte del Governo, spetterà dunque al Comune trovare risorse per rispondere ai cittadini bisognosi, aiuti che non potranno limitarsi all’alleggerimento della pressione fiscale, ma dovranno consistere anche in forme di liquidità erogate con lo strumento del buono spesa.

IL BILANCIO
ra marzo e maggio Palazzo Nodari, con l’aiuto dei volontari delle diverse associazioni, è riuscito a soddisfare le 2.460 domande pervenute al centralino dei Servizi Sociali per una ammontare complessivo di 320 mila euro, di cui 270.931 provenienti dal Fondo Nazionale della Protezione Civile e il resto dalle donazioni private versate sul conto corrente dedicato all’emergenza Covid. L’amministrazione ha, inoltre, aggiunto ulteriori 70mila euro reperiti tra i fondi destinati all’emergenza, garantendo così il servizio per un’ulteriore settimana. I buoni spesa sono stati distribuiti porta a porta dai volontari delle diverse associazioni e hanno permesso così a migliaia di famiglie di fare acquisti e provvedere all’acquisto di pc e ricariche per consentire ai propri figli di seguire le lezioni online. Sono stati inoltre previsti una serie di interventi per venire incontro alle attività in difficoltà, come l’alleggerimento di Imu e Tari, oltre che la concessione gratuita del suolo pubblico per i locali fino all’autunno.

ENTRATE IN CALO
’emergenza Covid ha però messo in difficoltà anche le casse di Palazzo Nodari. A causa del Covid il Comune del capoluogo ha infatti perso circa 2 milioni di entrate che erano previste in bilancio, provenienti dai parcheggi, dalla Tosap delle attività rimaste chiuse e dalle rette scolastiche.
Il Governo, nel Decreto Rilancio, ha però previsto un fondo di 3 miliardi per il ristoro dei Comuni messi in ginocchio dall’emergenza, necessari, appunto, per coprire i buchi che si sono creati nei bilanci degli enti locali. Entro luglio però le casse comunali dovrebbero ricevere la seconda tranche del sostegno governativo. A quel punto, conti alla mano, l’Amministrazione sarà in grado di capire se potrà destinare altre risorse per aiutare le centinaia di famiglie che continuano a trovarsi in difficoltà.
Ultimo aggiornamento: 09:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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