ADRIA - Il fotovoltaico si porta in dote la ciclabile. Un bosco di pianura che si estenderà su 40mila metri quadrati, una nuova ciclabile Baricetta - Valliera e il completamento della ciclovia Valliera - Adria, oltre a una serie di misure di mitigazione visiva, sono le compensazioni ambientali previste per la realizzazione dell'impianto fotovoltaico presso l'ex stabilimento Deltalat- Adriatica di via Cengiaretto.
L'ex sito industriale
Le misure di mitigazione prevedono l'installazione di un pioppeto lungo il perimetro dell'impianto, la realizzazione della nuova pista ciclabile da Baricetta a Valliera, il completamento della pista ciclabile dall'idrovora Cengiaretto a via Risorgimento e la creazione di un bosco di pianura. La nuova ciclabile, che si inserisce nel progetto ciclopolitana, si snoderà lungo la strada provinciale 4 per 1.400 metri: partendo dall'ufficio postale di Baricetta arriverà all'esistente ciclopedonale di Valliera, lungo il Canalbianco. L'infrastruttura, dall'idrovora Cengiaretto si estenderà per altri 900 metri in direzione corte Guazzo-Artessura. Il bosco, in linea con gli obiettivi nazionali e internazionali in tema di ambiente e previsti dal Paes, si inserisce nel piano del verde comunale e sorgerà nell'area a est di viale Risorgimento, fuori dall'area destinata all'impianto fotovoltaico. Sarà creato un corridoio verde tra il piccolo bosco esistente a Corte Guazzo, struttura dell'Ulss 5 Polesana, e la ciclopedonale in via Artessura, lungo l'argine del Canalbianco.
Mitigazione ambientale
Il valore degli interventi di compensazione è di circa 400mila euro, somma che oltre a tener conto delle opere di mitigazione, rispetta il limite del 3% dei proventi comprensivi degli incentivi vigenti, derivanti dalla valorizzazione dell'energia prodotta annualmente dall'impianto. L'inizio dei lavori dell'impianto fotovoltaico è previsto entro gennaio 2023. Le opere di compensazione dovrebbero iniziare entro giugno 2023. L'impianto ha ottenuto il benestare di Coldiretti e Legambiente, ma era stato bocciato dalla Soprintendenza per le province di Verona, Rovigo e Vicenza che aveva invitato il proponente a riprogettare l'impianto. Dovrebbe avere una potenza nominale di 18.969,15 kwp mentre il parco dovrebbe constare di 33.933 moduli fotovoltaici in silicio monocristallino di potenza pari a 550 Wp cadauno, 63 inverter, sei cabine di trasformazione, tre quelle di raccolta e altrettante quelle di consegna. La durata dell'impianto, che dovrebbe produrre 9.600.410 kwh di energia all'anno, dovrebbe aggirarsi sui 30 anni mentre il cantiere per la sua installazione dovrebbe durare 7 mesi.
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