Bollette di gas e luce troppo alte, calo degli iscritti: l'asilo rischia di chiudere

Venerdì 10 Giugno 2022 di Guido Fraccon
La scuola rischia di chiudere

ADRIA - La scuola dell'infanzia Madre Elisa Andreoli di via Brollo rischia di non riaprire i battenti a settembre. Le suore Serve di Maria Riparatrice stanno in questi giorni tentando di percorrere ogni strada per scongiurare questa ipotesi, anche se la notizia, da qualche giorno, ha iniziato a circolare sempre più insistentemente in città. A monte un calo degli iscritti ed il vertiginoso aumento dei costi delle utenze di gas ed energia elettrica.

Per scongiurare il pericolo sono necessarie, al momento, almeno venti, venticinque, nuove iscrizioni. Una operazione non facile. Se tali iscrizioni non saranno formalizzate in tempo utile, la suore di via Brollo, presenti in città dai primi del Novecento, saranno costrette a chiudere l'asilo e liberare il personale docente.

CAMPANELLO D'ALLARME

Solo qualche settimana fa, le scuole paritarie del Comune di Adria avevano lanciato l'allarme. La Madre Elisa Andreoli, l'istituto Santa Teresa del Bambin Gesù e le scuole Maria Immacolata e Umberto Maddalena (del coordinamento non fa parte la scuola dell'infanzia Maria Ausiliatrice di Baricetta) si lamentavano della mancata corresponsione dei contributi pubblici. «Il nostro grido di allarme, accorato ed al tempo stesso sofferto - avevano fatto sapere in una nota - denuncia un problema che ogni anno diventa più grave, per la portata negativa dei suoi effetti. Le nostre scuole, infatti, sono costrette a far fronte a tutti gli impegni economici relativi alla gestione ordinaria esclusivamente con le risorse economiche delle rette scolastiche». Nel 2021-22, però, le difficoltà sono state decisamente maggiori. Le spese ordinarie di gestione per le utenze sono quasi quadruplicate e si sono aggiunti i costi per l'acquisto di prodotti di sanificazione e l'igienizzazione oltre alle spese per la sostituzione del personale, conseguenza delle continue positivizzazioni al virus.

NODO CONTRIBUTI

«Senza tali somme - avevano concluso i vertici degli asili - il servizio scuola potrebbe non essere garantito. Le scuole dell'infanzia stanno continuando ad erogare il servizio ma lo Stato non distribuisce i propri contributi. Se poi a questo si aggiunge il fatto che non che le scuole non conoscono i tempi di pagamento e soprattutto non sanno in che misura i contributi arriveranno la situazione di allarme ed incertezza diventa pesantissima».

POSSIBILE TRASFERIMENTO

Se la scuola dell'infanzia non dovesse riaprire i battenti dopo le vacanze estive, in città c'è anche chi paventa la chiusura del convento e il trasferimento delle religiose dalla Casa Madre di Adria ad altra sede, magari a Rovigo. Proprio al Centro Mariano di Rovigo, tra le proteste degli adriesi, era stata traslata, nel settembre del 2015, la salma di suor Elisa Andreoli, che precedentemente riposava nella cappella del convento di via Brollo. La decisione era stata promossa sette anni fa per favorire il processo di beatificazione della suora, già in corso, ed per dare vita a Rovigo, in via dei Cappuccini, ad un centro di spiritualità di livello internazionale.

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