Iniziato Wallabe, il festival della street art: esposte anche opere di Banksy

Domenica 20 Settembre 2020 di Nicola Astolfi
Uno scorcio della mostra di street art nel festival Wallabe a Rovigo
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ROVIGO Resterà aperta al pubblico fino a sabato 26 settembre, ogni giorno dalle 18 alle 21, con possibilità di prenotare visite guidate all’indirizzo e-mail art@wallabefestival.it, la mostra Street art show, inaugurata ieri in Pescheria nuova a Rovigo con opere anche di Banksy, esposte nell’ambito del Wallabe street art festival.
La manifestazione rodigina dedicata all’arte urbana è alla prima edizione e giovedì ha iniziato a cambiare il paesaggio cittadino con la formula dell’inclusione, nuove idee e i temi della sostenibilità. Wallabe si propone a cadenza annuale e itinerante nei quartieri e nelle frazioni, per far nascere distretti creativi.

IL DEBUTTO
I primi passi si stanno muovendo in Commenda, grazie a studenti e artisti di fama internazionale che sono fianco a fianco per rigenerare muri spogli, che diventano spazi per l’immaginazione e tele narrative. Si utilizzano vernici abbinate a nanotecnologie (grazie alla collaborazione con Nanosilv) che con la fotocatalisi catturano gli inquinanti atmosferici, e gli studenti del liceo artistico hanno pensato di catturare i sogni di “precorritori dei tempi” come Nikola Tesla e Adriano Olivetti, tra i personaggi scelti per un murale in via De Gasperi. E mentre allo stadio di rugby è stato scelto il messaggio contro il razzismo (“Ci pixxxxmo sopra) dell’immagine che aveva già lanciato la Rugby Rovigo Delta nel suo calendario 2020, è in corso d’opera sulle pareti del liceo Celio-Roccati il murale dello street artist Millo. Poi toccherà lunedì a Run e martedì a Zentequerente (il polesano Luca Valese), portare la propria creatività al palasport e alle medie Bonifacio.

L’ESPOSIZIONE
Ieri l’apertura dello Street art show in Pescheria nuova non è stata solo l’occasione di portare a Rovigo la prima mostra di arte urbana. «Wallabe fa incontrare pubblico, privati e la migliore parte della cultura cittadina», ha detto il sindaco Edoardo Gaffeo al vernissage, a proposito di uno degli eventi che dopo il lockdown permettono alla città di «respirare e sentirsi comunità viva». Il conservatorio Venezze, che ha “prestato” un quartetto di violoncelli per la vernice, e l’Accademia dei Concordi, che la scorsa settimana aveva ospitato i “Wallabe labs”, sono alcune delle istituzioni coinvolte, come la Fondazione Rovigo cultura, nella manifestazione che ha il sostegno della Fondazione Cariparo.

LE OPERE
La mostra in Pescheria, curata da Alessia Panella, raccoglie serigrafie di Banksy, Obey, un doppio Elvis di Ron English, due oli su tela di Doze Green, mosaici originali di Space invader, tele originali di Solomostry e opere di Bo130, Microbo e Will Barras: sono state messe a disposizione da Franco Broccardi e Matteo Donini, e aiutano a ripercorrere la storia di artisti che hanno cambiato l’arte del ventesimo secolo, proprio il tema che con il prefetto di Rovigo Maddalena De Luca nell’inedito ruolo di moderatrice, hanno discusso ieri in un breve talk Panella e Donini: la prima è avvocato e collezionista, il secondo ha fondato la prima galleria d’arte a Milano dedicata interamente all’arte urbana, la Don Gallery.
«La street art ha cambiato le regole dell’arte - ha detto Donini - con alcuni artisti che sganciandosi da un sistema fossilizzato e promuovendosi da soli, non si sono venduti al sistema».
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Ultimo aggiornamento: 09:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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