Concerto di Capodanno in allegria con gli scatenati della Banda Osiris

Mercoledì 29 Dicembre 2021 di Nicola Astolfi
Concerto di Capodanno in allegria con gli scatenati della Banda Osiris

ROVIGO - C’è un modo migliore per augurare a tutti un buon 2022 se non un concerto-spettacolo della Banda Osiris? Così a Rovigo, sabato alle 17 al Teatro Sociale, a salutare il nuovo anno sarà la girandola di musica e sketch che da 41 anni fa girare senza sosta la Banda di Vercelli, considerata la massima espressione italiana della comicità nel teatro musicale.

«Vogliamo iniziare il 2022 - spiega il direttore artistico del Teatro Sociale, Luigi Puxeddu (nella foto in alto) - cercando di portare un po’ di serenità e divertimento».
Partiti come “artisti di strada”, nel senso che il loro palcoscenico iniziale furono nel 1980 le strade di Vercelli, i fratelli Gianluigi e Roberto Carlone, alla voce, sax e flauto il primo e al trombone, basso e tastiere il secondo, insieme a Giancarlo Macrì (percussioni, batteria e bassotuba) e allora con Mario Sgotto, mentre oggi con Sandro Berti (mandolino, chitarra, violino e trombone), riscossero un immediato successo.

E il passo successivo non potè essere altro che approdare ai teatri, con una ricetta che dagli esordi non è mai cambiata: la musica come divertimento, nell’eseguirla e nell’ascoltarla.

LE NOTE DOLENTI
È così a maggior ragione dopo la pubblicazione del libro “Le dolenti note”, che traduce l’amore per la musica in una specie di manuale indispensabile, per evitare la specie più temuta al mondo, in assoluto: «Il musicista: se lo conosci lo eviti», assicura la Banda Osiris nel sottotitolo del libro con l’autoironia di cui lei sola è capace. Perché i musicisti vanno evitati? Il musicista, si spiega, è «presuntuoso, permaloso, sfortunato, odiato, e raramente amato. In più è calcolatore fa-re-sol-do ed egoista sol-mi».
Poi ci sono suggerimenti dettagliati anche sugli strumenti da evitare: arpa e contrabbasso, più ingombranti di una station wagon che tocca pure comprare per trasportarli; oppure la ghironda, perché «dopo due note la devi riaccordare», che è un po’ quello che si dice dei suonatori di liuto e dei chitarristi, che passano metà della loro vita ad accordare lo strumento, e l’altra metà a suonare scordati. Così la regola numero 1 del manuale è semplice: evitare di diventare musicisti. Che poi sia solo un modo per prendersi gioco di sé - e prendere in giro un’intera categoria - è piuttosto evidente perché la Banda Osiris compone e scompone la musica, sa passare dai Beatles a Cajkovskij e dalla musica da camera a quella da balcone come se si trattasse di passare da una stanza all’altra di casa.
L’ingresso allo spettacolo è con biglietto unico a 10 euro: per informazioni e prenotazioni telefonare al botteghino del Teatro Sociale (tel. 0425.25614) o scrivere all’indirizzo email teatrosociale.botteghino@comune.rovigo.it. 

Ultimo aggiornamento: 08:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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