Danno fuoco ai cartoni in pieno centro e incendiano anche il defibrillatore

Domenica 31 Marzo 2019
Il defibrillatore danneggiato in centro a Badia
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BADIA - Bruciato il defibrillatore in dotazione alla farmacia della “Madonna della Salute”. Brutta scoperta quella fatta nei pressi dell’attività commerciale che si trova nella caratteristica piazzetta a pochi passi dall’abbazia della Vangadizza. 
L’apparecchio salvavita installato sul muro a fianco della farmacia è stato danneggiato e i segni di una bruciatura erano ben evidenti anche a un occhio distratto. Il defibrillatore inserito all’incrocio tra la piazza e via San Rocco è stato annerito alla base, nella parte più bassa.  
AZIONE CONDANNATA 
In molti sui social, hanno commentato le foto dello strumento bruciato, pensando subito a un atto vandalico e manifestando sdegno e preoccupazione. Anche se la dinamica dell’accaduto va ricostruita nei dettagli, le possibilità che possa trattarsi di un’azione assai poco costruttiva ci sono tutte.
L’episodio si sarebbe verificato nella serata di venerdì, come racconta Valeria Bonetto, della farmacia.
«È successo ieri (venerdì, ndr) alle 22,45 circa - ricostruisce - Fortunatamente ce ne siamo accorti praticamente subito perché una coppia che abita lì vicino ha notato le fiamme e ci ha avvertito. Poi con l’estintore si è provveduto a spegnere il fuoco e non ci sono stati altri danni». 
I DANNI
Non si tratterebbe tuttavia di un atto intimidatorio o di un’azione messa in atto per procurare danni all’attività. Semmai, la sensazione è che possa essere stata l’ennesima “ragazzata” - sempre se tale si può definire - finita decisamente male. Chi ha agito, infatti, avrebbe dato alle fiamme alcuni cartoni sistemati poco distante, Poi il fuoco si sarebbe propagato e il calore avrebbe ben presto intaccato la plastica del defibrillatore attaccato al muro, causando il guaio maggiore. 
«Non direi che si tratti di un atto vandalico contro di noi o l’apparecchio – rassicura Bonetto – Di norma al venerdì vengono messi fuori i cartoni destinati alla raccolta differenziata. Può essere che siano stati questi materiali ad “attrarre” chi ha agito». 
LA RICOSTRUZIONE
La possibilità che un mozzicone di sigaretta possa aver causato il danno forse non va esclusa, ma ci sarebbero testimoni che avrebbero notato dei movimenti sospetti. Sul posto, a ogni modo, sono prontamente intervenuti i carabinieri che hanno valutato la situazione e verificato quanto successo. 
Il giorno dopo la conta dei danni appare comunque significativa, se non altro per il valore dello strumento salvavita che ora - giocoforza - non sarà più a disposizione dell’utenza.
«Con il calore delle fiamme il defibrillatore si è praticamente fuso – aggiunge Bonetto – Per questo, anche se non ci sono stati altri danni, è chiaro che adesso non è più utilizzabile». Un peccato, anche in considerazione del fatto che il defibrillatore è stato donato alla farmacia dall’Ulss non molto tempo fa, nell’ambito di un progetto di Federfarma con il contributo della Fondazione Cariparo. 
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