Ragazzi vagabondano in piazza di notte: uno è armato di coltello

Lunedì 5 Settembre 2022 di Francesco Campi
I carabinieri a Badia
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BADIA POLESINE (ROVIGO) - Si aggirava per le strade del centro di Badia brandendo un coltello di quasi una trentina di centimetri. Una vista che ha fatto raggelare il sangue a chi lo ha scorto. Il giovane è stato poi fermato e denunciato a piede libero per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere dai carabinieri, prontamente intervenuti. Anche perché, di questi tempi, visto il recente orrore che ha segnato profondamente la realtà badiese, l'uccisione e la distruzione del cadavere del 72enne Shefki Kurti, originario di Durazzo, approdato in Polesine nel 1991 e arrivato alla pensione pochi anni fa dopo aver lavorato come muratore, brutalmente smembrato all'interno dell'appartamento di via Girardini e poi infilato in sacchi neri prima conservati in freezer e poi gettati nell'Adigetto dalla moglie Nadire, che si trova ricoverata in Psichiatria, l'attenzione è particolarmente alta.

Anche da parte della cittadinanza, inevitabilmente rimasta profondamente scossa e segnata dal drammatico fatto di sangue. Che, pur essendo avvenuto all'interno di una cornice familiare ha fatto salire la percezione del rischio. Soprattutto perché l'omicidio e lo smembramento del cadavere sono, per l'appunto, avvenuti utilizzando “armi bianche”: un'accetta e dei “semplici” coltelli da cucina E così, quando alcune persone hanno notato, nel cuore della notte, presenza di gruppo di ragazzi aggirarsi per il centro e, fra questi, uno armato di un grosso coltello, non hanno esitato a dare l'allarme e chiamare il 112. I carabinieri sono interventi, intorno alle tre di notte, hanno quindi subito raggiunto piazza Vittorio Emanuele II, il luogo nel quale i residenti avevano notato il giovane con il coltello in mano. Giunti immediatamente sul posto ed identificati i pochi presenti, anche considerata la tarda ora, i carabinieri della Sezione Radiomobile di Rovigo, in collaborazione con i militari di Lendinara, sono riusciti a trovare, nella disponibilità di un 26enne, originario del Marocco, residente a Badia Polesine, un un grosso coltello da cucina, della lunghezza di ben 27 centimetri.

Quando i militari hanno chiesto perché avesse con sé una simile arma, il giovane ha dato delle risposte vage e ben poco esaurienti. Una situazione decisamente poco rassicurante, anche se, fortunatamente, il coltello, pur esibito, non sembra essere stato utilizzato contro nessuno. Ma il fatto che il 26enne lo avesse con sé senza una valida giustificazione gli è comunque costata una denuncia per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere. Il porto ingiustificato fuori della propria abitazione di un’arma per cui non è richiesta licenza, come appunto un coltello, è punito altresì con l’arresto da 18 mesi a 3 anni. Diverso è invece il caso, previsto dall'articolo 699 del codice penale, che stabilisce la pena dell’arresto da 3 a 18 mesi per chiunque, senza la licenza dell’autorità, quando la licenza è richiesta, porta un’arma fuori dalla propria abitazione. Il grosso coltello trovato addosso al 26enne è stato posto sotto sequestro dai carabinieri.

Ultimo aggiornamento: 09:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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