Avezzù battibecca con Bergamin: «Meglio un ex terrorista di Moggi»

Giovedì 30 Agosto 2018 di Alberto Lucchin
Avezzù battibecca con Bergamin: «Meglio un ex terrorista di Moggi»
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ROVIGO - Paolo Avezzù contro Massimo Bergamin. Anche precisa di non voler avviare alcuna polemica, il presidente del Consiglio comunale ribatte al sindaco dicendo che piuttosto di Luciano Moggi inviterebbe a parlare a Rovigo un ex brigatista, «purchè pentito», e critica il supporto incondizionato del primo cittadino a Matteo Salvini.

BATTIBECCO CONTINUO
Dall'inizio di questa estate Paolo Avezzù, di Forza Italia, non ha perso occasione per battibeccare a distanza con Bergamin e il suo vice Andrea Bimbatti, fozista anch'egli. In giugno, ad esempio, ha duramente condannato l'invasione di Bergamin all'ex ospedale Maddalena, più recentemente invece, nonostante fosse in vacanza lontano da Rovigo, ha attaccato Bimbatti per l'invito di Moggi al Rovigo Sport Festival. Ad una settimana dalla serata ospitata sul listòn di Vittorio Emanuele II, l'ex dirigente della Juventus continua a creare scompiglio nella maggioranza di Palazzo Nodari, anche dopo che il primo cittadino ha rivendicato con orgoglio la scelta della sua giunta di chiamare un personaggio scomodo come Moggi. Bergamin lunedì, al rientro dalle ferie, ha detto che Moggi lo inviterebbe di nuovo, a differenza di «gente come Franco Bonisoli (nella foto piccola)».
LA REAZIONEProprio questo ha scatenato la risposta di Avezzù, che ha conosciuto l'ex brigatista al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione: «Ne ho parlato anche con Bimbatti, che ritengo comunque sia uscito bene chiudendo le polemiche, ma Moggi è venuto qua ribadendo di avere agito bene, mentre Bonisoli si è fatto oltre 20 anni di carcere spiega Avezzù Nelle sue testimonianze al Meeting ha detto ampiamente di avere chiesto scusa, cosa che da Moggi non abbiamo sentito. Inoltre, quando si parla delle persone, bisogna informarsi: Bonisoli ha fatto un percorso di ravvedimento e di conversione, grazie alla riconciliazione con le famiglie delle vittime (partecipò al rapimento di Aldo Modo, ndr) e al sostegno di Agnese Moro, la figlia di Aldo. Non va banalizzato l'argomento: ogni condannato, grazie al fine riabilitativo della pena, è un essere umano e per questo non sono d'accordo con il trattamento dei migranti della nave Diciotti. Io uno come Moggi non l'avrei invitato ed è stato un errore, ma uno come Bonisoli vorrei invitarlo a Rovigo. Su questo io e il sindaco la vediamo diversamente, forse per sua scarsa informazione».
TEMA MIGRANTIAvezzù, inoltre, interviene sul tema dei migranti.

E lo fa con una gelata nei confronti del sindaco, che aveva detto appena due giorni fa che si sarebbe fatto incriminare anche lui insieme a Salvini per la gestione della nave Diciotti: «Personalmente su Salvini e sulla sua azione provo un certo disagio - afferma Avezzù - Posso dire che non è il mio ministro dell'Interno o che questo è il mio Governo. Il sindaco è libero di fare le proprie dichiarazioni, ma le fa come rappresentante e vicepresidente della Lega, perché come primo cittadino è a capo di una maggioranza composita e il mio disagio è condiviso anche da altri. Poi, aldilà del fatto che questo è un discorso ampio, secondo me questa prova muscolare, l'avere usato degli umani per porre la questione a livello europeo, non è nelle mie corde. Tenere gente sulla nave non è nelle mie sensibilità. Certi comportamenti li ritengo inaccettabili».

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