Autovelox abbattuto in Polesine, palo segato: è il secondo in dieci giorni

L’altra notte mani ignote hanno “tagliato alla base” l’apparecchio installato lungo la Regionale 482

Martedì 30 Maggio 2023 di Francesco Campi
Il palo dell'autovelox segato alla base

GIACCIANO C. BARUCHELLA - Un altro velox abbattuto, il secondo nel giro di dieci giorni dopo quello sulla Statale 16 a Bosaro. Questa volta la vittima è stata l’impianto di rilevamento installato sulla Regionale 482 Altopolesana, l’ex Statale Ostigliese, a Baruchella, attivo dal 12 aprile, il cui palo di sostegno è stato segato quasi alla base. Fra i due fatti ci sono alcune analogie: due autovelox di recentissima installazione ed oggetto di forti polemiche sui social, in qualche caso anche con affermazioni sopra le righe e due assalti avvenuti di notte utilizzando un flessibile portatile. Ma ci sono anche differenze, oltre alla “professionalità” del taglio, anche il fatto che a Bosaro la “lanterna” contenente l’occhio elettronico e l’apparato tecnologico sia stata risparmiata, mentre chi ha colpito il velox di Baruchella si è poi accanito con violenza contro la parte superiore, colpendola più volte, probabilmente con un grosso martello, fino a distruggerlo.


L’AMAREZZA
Il sindaco di Giacciano con Baruchella Natale Piagaiani, venuto a conoscenza dell’accaduto di prima mattina, si è subito presentato dai carabinieri a formalizzare la denuncia per danneggiamento aggravato contro ignoti. «Non è una cosa venuta per caso - commenta con amarezza -.

Quello che mi stupisce è che ora tutti dicono che il limite dei 50 è troppo basso, ma è da tempo che c’è questo limite in tutto il tratto da Badia a Baruchella e, fra l’altro, a stabilirlo non è il Comune ma Veneto Strade visto che si tratta di una Regionale. Negli anni in Comune sono state presentate petizioni per chiedere più sicurezza su quella strada, sulla quale purtroppo ci sono stati tanti incidenti gravi, anche mortali. Forse il problema è che abbiamo messo troppo tempo per intervenire, perché già in passato, parlando con i vari prefetti, ci era stato sempre detto che l’unico modo per far aumentare la sicurezza e far rispettare i limiti era un impianto di rilevazione automatica. Poi, se le persone pensano di potersi fare da soli i limiti è un altro discorso. Quello che posso dire è che già dopo il primo mese abbiamo osservato un calo significativo delle infrazioni e delle velocità. Nei primi tempi ci sono stati tantissimi che hanno superato i 100 chilometri orari, il doppio del limite, c’è chi è arrivato a 150. E non è vero nemmeno che abbiamo installato il velox per fare cassa, perché il nostro Comune ha chiuso il bilancio con un avanzo importante e perché l’incasso non va solo al Comune, ma per metà anche a Veneto Strade. I soldi che arrivano dalle multe, poi, vengono tutti obbligatoriamente nella sicurezza stradale e nella manutenzione delle strade».


IL PRECEDENTE
Mercoledì scorso, esattamente nel punto del velox abbattuto si è verificato un incidente con più mezzi coinvolti, due dei quali finiti nei campi, confermando comunque il sanguinoso primato della Statale 16, la strada polesana con il più alto numero di incidenti per chilometro, il doppio della media nazionale. Anche la regionale 482 Altopolesana, ha numeri preoccupanti. Sui social in tanti manifestano la piena condivisione dell’atto, come una donna che scrive «Onore e rispetto di chi ha distrutto il velox di Baruchella», o come un uomo: «Abbattuto il nuovo velox a Baruchella. Non saprò mai il tuo nome, ma avrai per sempre il mio rispetto». Quindi un’altra domma commenta: «Stavolta mi dispiace dirlo ma non è stato un atto vandalico ma la prova che ormai noi cittadini siamo esasperati». Un’altra: «Speriamo che l’occhio sia stato distrutto quello è importante». A lei risponde: «Assicuro, lavoro completato. Quello che mi sta sui co.......i è che i giornalai scrivono abbattuto dai vandali, dai vandali un ca......o , scrivete il giusto, abbattuto da un coraggioso stanco di queste ladrate da parte dei comuni (sindaco)». È solo una piccola parte dei tanti commenti, fra i quali pochi quelli che criticano il gesto, : «Veramente io non capisco, in quella strada si deve andare ai 50 all’ora: cosa c’è da protestare o da rompere tutto?».

Ultimo aggiornamento: 17:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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