Autotrasportatore investito e ucciso, la denuncia: «Quel parcheggio è pericolosissimo»

Il giorno dopo l’incidente in tangenziale del camionista vicentino Claudio Peretto, ci si interroga sull’area di sosta

Giovedì 9 Febbraio 2023 di Francesco Campi
Il piazzale di fronte al ristorante Al Fogolar sulla statale 16 dove aveva cenato Claudio Peretto

ROVIGO - «Questo parcheggio è pericolosissimo». In più d’uno, martedì sera, fra carabinieri e vigili del fuoco, lo hanno ripetuto mentre lavoravano a soccorsi e rilievi dell’incidente che ha spezzato la vita di Claudio Peretto, 61 anni, autotrasportatore vicentino di Rosà, falciato da una Nissan Qashqai mentre stava attraversando l’ultima delle quattro corsie della Statale 16, per raggiungere il suo camion sul lato opposto della tangenziale rispetto al ristorante Al Fogolar, dove si era fermato per cenare prima di riprendere il suo viaggio.

Viaggio che si è interrotto per sempre, insieme alla sua esistenza attorno alle 22, in una notte fredda e buia. L’impatto è stato violentissimo, perché la giovane donna che si trovava al volante, una 33enne, non sembrerebbe averlo proprio visto mentre sgattaiolava verso la piazzola di sosta e l’ha colpito in pieno. Se si considera che in quel tratto il limite è di 70 chilometri orari, ben si capisce quale sia stata la violenza dell’urto.

Come, del resto, si percepiva dal muso dell’auto, completamente distrutto nella parte destra. In quel tratto della Tangenziale, c’è un grosso faro che illumina la strada, proprio davanti al ristorante. Ma è puntato verso l’altra corsia e il suo cono di luce rende ancora più buio il tratto precedente per chi sopraggiunge da sud in direzione Rovigo. Come la 33enne. Che dopo l’incidente, quando si è resa conto di cosa fosse accaduto, è caduta in un profondo stato di choc, tanto che il personale sanitario del 118, che nulla ha potuto fare per Peretto, morto sul colpo, ha ritenuto necessario trasportarla in ospedale. È stata proprio la donna, comunque, a trovare la lucidità necessaria per chiamare i soccorsi.


ENNESIMO PEDONE
Mentre la ricostruzione della dinamica è in corso, con la Procura che probabilmente affiderà una perizia cinematica per valutazioni più approfondite, si riflette sull’ennesima tragedia sulle strade di Rovigo. Ancora una volta un pedone. Come Davide Milan, 53 anni, operaio della Solmec che il 27 ottobre è stato travolto e ucciso mentre attraversava sulle strisce di viale delle Industrie, per raggiungere la sua azienda dal parcheggio dove aveva lasciato l’auto, mentre il 26 novembre, in via Salvo D’Acquisto, sempre sulle strisce, è stato investito ed ucciso Antonello Zannato, 58 anni.


IL PROBLEMA
«Sono costernato per quanto accaduto - sottolinea il sindaco Edoardo Gaffeo - sarà nostra cura fare delle valutazioni sul tratto della Tangenziale in cui è avvenuto l’incidente e poi ci rapporteremo con Anas, titolare della strada, per la messa in sicurezza. La sicurezza stradale per l’amministrazione è una priorità. Infatti stiamo mettendo appunto in sicurezza molti punti neri. Da via delle Industrie, dove è previsto il rifacimento della strada, a via Forlanini, dove nei mesi scorsi si è verificato un altro incidente mortale, soprattutto all’incrocio con via Salvo d’Acquisto, dove abbiamo pianificato la realizzazione di una rotatoria e con il Comitato ordine e sicurezza pubblica abbiamo avviato l’iter per la collocazione di impianti di controllo della velocità dei mezzi in transito. Quanto è in nostro potere lo stiamo facendo».
Proprio il 20 gennaio scorso il prefetto Clemente Di Nuzzo ha presieduto la riunione di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicata all’incidentalità stradale, rimarcando come «nel 2022 sono stati registrati in Provincia 546 incidenti stradali con lesioni, di cui 20 mortali, in lieve aumento rispetto all’anno 2021. Con riferimento ai tratti stradali da considerare critici, per quanto concerne le strade a scorrimento veloce, sono venute in evidenza la Statale 309 Romea e la Statale 434 Transpolesana, anche a causa del traffico di mezzi pesanti che caratterizza tali arterie, e la Statale 16, in particolar modo nei tratti urbani».
Già, proprio la Statale 16. «L’elevata incidentalità stradale in questa provincia – ha rimarcato il prefetto – ci ha indotto a promuovere un’intensificata campagna di controlli nelle strade per segnalare, ove ce ne fosse bisogno, con maggior forza, l’esigenza di comportamenti responsabili alla guida».

Ultimo aggiornamento: 07:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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