Rovigo. Lavoro, cercasi camerieri e autisti. Gli imprenditori temono di non trovare nuovo personale

Secondo la Camera di Commercio le previsioni di assunzione nel 2022 in provincia di Rovigo sono risultate essere pari a 22.080 unità

Domenica 29 Gennaio 2023 di Francesco Campi
Rovigo, cercasi lavoratori (foto d'archivio)

ROVIGO - A caccia di metalmeccanici ed elettromeccanici, addetti alle pulizie e ai servizi alla persona, ma anche cuochi, camerieri e altri addetti turistici, autisti, muratori, facchini e corrieri: il 61% delle imprese polesane nel 2022 si è detta pronta ad assumere, ma quasi la metà pensa anche di non riuscire a trovare i lavoratori che cerca. È il dato che emerge dall'analisi della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo dei risultati dell'indagine Excelsior, realizzata mensilmente da Unioncamere intervistando, a livello nazionale, quasi 96mila imprese. La quota di aziende che dicono di aver programmato nuovi ingressi di lavoratori è superiore, seppur di poco, alla media nazionale, pari al 60%. Seppur in calo rispetto al 62% del 2021, le previsioni di assunzione nel 2022 in provincia di Rovigo sono risultate essere pari a 22.080 unità, in crescita del 33% rispetto alle 16.520 del 2021.

In aumento, però, sempre secondo le previsioni delle imprese con lavoratori dipendenti operanti nell'industria e nei servizi, anche la difficoltà di trovare persone che abbiano attitudine, caratteristiche e qualifiche necessarie all'impiego offerto: la stima delle difficoltà di reperimento è salita al 47%, oltre 9 punti percentuali in più rispetto al 2021, quando si attestò al 38%.

La spinta del terziario

Cercando di capire la geografia della nuova occupazione, sempre su dati stimati nel 2022 e relativi quindi alle 22.080 figure previste, tra le professioni più richieste, al primo posto gli addetti nelle attività di ristorazione, con 2.440 unità, seguiti dal personale non qualificato nei servizi di pulizia, 2.410, e dai conduttori di veicoli a motore, 1.730. Nel 46,6% dei casi si prevedono difficoltà di reperimento, più della media regionale, 45,4%, e nazionale, 40,5%. Tra le motivazioni, nel 29,9% dei casi il problema prevalente è mancanza di candidati, 29,9%. L'indirizzo economico risulta essere al primo posto tra le lauree più richieste, con 490 unità, al secondo posto l'indirizzo sanitario e paramedico con 320 ed al terzo insegnamento e formazione con 260. Tra i diplomi spicca l'indirizzo amministrazione, finanza e marketing, ben 1.420 richieste, seguito da meccanica, meccatronica ed energia con 820 e da quello in turismo, enogastronomia e ospitalità con 650. Per quanto riguarda il mese di gennaio, secondo le risposte degli imprenditori polesani, risulterebbero essere state programmate circa 1.850 entrate, oltre 400 in più rispetto a quelle che erano state ipotizzate nel gennaio dello scorso anno. In aumento anche il numero di imprese che pensa di assumere: un anno fa erano il 12%, attualmente sono il 16%. Tuttavia, più della metà delle imprese prevede di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, ben il 51%.

Le prospettive

Ancora più ottimistiche le previsioni, poi, se si allarga lo sguardo alle tendenze occupazionali per il periodo gennaio-marzo 2023, con la stima di 5.060 entrate, quasi un migliaio in più di quelle che erano state ipotizzate a gennaio 2022 per il primo trimestre dell'anno: esattamente 990 in più. Questo ottimismo lascia presupporre che il ceto imprenditoriale anche a livello locale abbia piena fiducia in un pieno superamento delle difficoltà del periodo pandemico e in una ripresa dei mercati ancor più forte di quella che era la situazione pre-Covid. Rimanendo alle previsioni per il mese in corso, delle 1.850 nuove posizioni previste, 300 riguarderanno dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici, 50 dei quali tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell'istruzione, 430 riguarderanno impiegati e personale per professioni commerciali e nei servizi, in particolare quelli turistici con 150 posti previsti per cuochi, camerieri e altri addetti. Ben 780, invece, riguarderanno operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, con una quota maggiore, 210, per addetti nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche, infine altre 340 entrate saranno appannaggio di professioni non qualificate, 160 delle quali nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone e 140 nella logistica, facchini e corrieri. 

Ultimo aggiornamento: 13:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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