Le opere di Elisa volano negli Usa: esposte alla fiera di Miami

Lunedì 28 Novembre 2022
Elisa Bertaglia, artista rodigina

Domani, fino al 3 dicembre, Miami Beach spalancherà le porte alla stagione fieristica. Insieme ad Art Basel, la fiera principale, un insieme di eventi collaterali aperti al pubblico nella settimana più importante dell'anno per l'arte contemporanea e non, che nel 2021 ha accolto oltre 40mila visitatori. Il lavoro di Elisa Bertaglia, artista rodigina, è stato scelto da Sarah Corona, fondatrice e direttrice della galleria Sarahcrown, situata al 373 di Broadway nel quartiere di Tribeca a New York, per essere esposto all'interno del suo stand nella fiera di arte contemporanea Untitled. Untitled Art Fair, insieme a Frieze e Art Basel, si colloca in assoluto tra le fiere più importanti al mondo. «Per l'occasione ho sviluppato un progetto inedito, lavorando su un materiale nuovo per me: l'oro - spiega l'artista - tutte le opere sono oli su lastre di oro giallo e rosa di piccole dimensioni.

I piccoli dipinti sono stati concepiti individualmente anche se lavorano come una serie omogenea. Le opere, infatti, presentano tutte lo stesso titolo, Corpo celeste, che dà il nome al ciclo intero».


I dipinti presentano una struttura compositiva astratta, che dà l'avvio alla narrazione: masse fluide di colore a olio ritmano la superficie delle lastre in oro creando delle atmosfere oniriche ed evocative. Tra le campiture astratte si intravedono foglioline, elementi naturali e piccoli teschi immersi nel paesaggio. La narrazione si amplia attraverso elementi grafici e piccole incisioni eseguite direttamente sulla lastra. «Gli elementi narrativi sono grafici che richiamano la struttura matematica utilizzata per descrivere i buchi neri. Questa citazione dichiara apertamente il forte debito che il mio lavoro ha nei confronti di discipline diverse dalla pittura, come la scienza e la letteratura. Ogni dipinto è concepito come un piccolo corpo celeste a sé stante, in cui si sviluppa una narrazione intima ed evocativa, contenuta nelle dimensioni minime dell'opera».


La natura duplice e simbolica dell'opera, espressa anche dal titolo, fa riferimento alla tradizione letteraria e mitologica, secondo la quale il fabbro sarebbe una figura sciamanica e preveggente, capace di comprendere, analizzare la realtà e prevedere anche il futuro. Il fabbro è colui che è capace di guardare oltre l'apparenza delle cose, di raggiungerne l'essenza. La lavorazione stessa del metallo come disciplina prende il nome dai corpi celesti: la siderurgia. Il nome deriva dall'analogia tra le piccole faville infuocate che sprizzano dalla lavorazione dei metalli con le stelle.
E. Zan.
 

Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 10:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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