Ance Veneto: «Ora che le risorse sono stanziate si pensi al taglio della burocrazia»

Venerdì 12 Giugno 2020
Paolo Ghiotti
ROVIGO – Ance Veneto si rallegra per i 120 miliardi stanziati dal Governo per le infrastrutture ma invoca un cambio di passo sulla strada della sburocratizzazione.

“Una pioggia di risorse che rischia di non arrivar a terra  a causa della burocrazia lasciando le imprese edili al loro destino – sottolinea il presidente di Ance Veneto, Paolo Ghiotti -. Nella filiera degli aiuti e degli incentivi si parte sempre dallo stanziamento delle risorse e mai dal vero problema che attanaglia il sistema: le procedure e gli adempimenti. L’imperativo categorico è, quindi, eliminare la burocrazia. Per massimizzare l’impatto dei 120 miliardi  - spiega Ghiotti – è necessario che questi siano finalizzati non solo alle grandi opere che, purtroppo, richiedono tempi a volte biblici, ma anche alle piccole opere che hanno un effetto immediato e ricadute economiche  in tempi brevi. Senza un intervento shock sulla burocrazia, il rischio è che si ripeta quanto successo con il bonus 110% che è corredato da 269 norme per la sua applicazione o il finanziamento di 25 mila euro che richiede 28 documenti da compilare. Sono macigni da rimuovere per dare un reale impulso non solo all’edilizia, ma all’intero sistema economico regionale”.

Ance Veneto chiede anche venga prorogato il super bonus del 110% fino al 2023 con le coperture adeguate.  


 
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