All'infermiere in pensione costa
due anni il prelievo “abusivo”

Venerdì 26 Febbraio 2016 di Francesco Campi
Tiziano Cuoghi
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CASTELMASSA - Un favore a un amico pagato a caro prezzo: una condanna in primo grado a 2 anni, pena comunque sospesa e senza la menzione nel casellario giudiziale, e un risarcimento di mille euro per danni morali con il pagamento di 3.800 euro di spese legali della parte offesa. Ovvero, le stesse persone alle quali aveva fatto un favore: un prelievo del sangue a casa, nel luglio 2010, per evitare le attese del Punto sanità di Castelmassa, accettando in cambio il pagamento di 20 euro. La sentenza ha condannato Tiziano Cuoghi, 63enne infermiere ora in pensione, noto a Castelmassa per la sua attività in campo sportivo, come dirigente dell'Altopolesine, nonché in ambito sociale, con i suoi viaggi in Africa, dalla Costa d'Avorio al Burkina Faso, per dare una mano nei dispensari medici missionari.
 
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