Albarella prepara il dopo Covid19 pensando alla sicurezza degli ospiti

Giovedì 16 Aprile 2020 di Enrico Garbin
La spiaggia dell'isola di Albarella di proprietà del Gruppo Marcegaglia

ROSOLINA - Altro che ombrelloni recintati e separati da pannelli in plexiglass. Ad Albarella sarà un diverso utilizzo dei grandi spazi naturali a garantire il distanziamento sociale e il rispetto delle misure di prevenzione contro la diffusione del Covid-19 di cui si sta parlando per le fasi due e tre dell’emergenza. Il tutto accompagnato da una serie di nuovi protocolli per l’igienizzazione degli spazi comuni, per la sicurezza degli ospiti e di chi lavora e l’implementazione del servizio medico. In maniera molto pragmatica, infatti, nell’isola si stanno riprogettando le modalità con cui verrà affrontata la stagione estiva, trovando anche nelle limitazioni un motivo per valorizzare la sua formula turistica che coniuga l’esclusività con l’ambiente e, oggi più che mai, la sicurezza. Un modello che forse non sarà esportabile in tutte le località turistiche balneari, ma che mostra la capacità di riposizionarsi e, addirittura, di guadagnare appeal anche in un momento in cui tanti pensano di gettare la spugna. Certo, se si pensa che l’isola del gruppo Marcegaglia si estende su un’area di 600 ettari, di cui 35 di spiaggia, e che può ospitare al massimo 12mila persone, è evidente la facilità di evitare assembramenti. Per un raffronto, si pensi che in campeggio di 60 ettari possono esserci fino a 15mila posti letto. Persino nei punti più critici, cioè tra gli ombrelloni: se già nelle stagioni precedenti ogni turista disponeva di uno spazio esclusivo di 16 metri quadrati, quest’anno diventerà di 40 metri quadrati, con una distanza di ben 6 metri tra l’uno e l’altro. Distanze e spazi che in altre località, abituate a lavorare sulla quantità, non sono probabilmente ripetibili. E se non bastasse questo, per evitare assembramenti al bar e ai punti di ristoro, sarà implementato il servizio spiaggia, con il delivery drink and food all’ombrellone. Si tratta però solo della punta dell’iceberg. In queste settimane di emergenza sanitaria e lockdown, ad Albarella è stata costituita una task force che, sulla basse dei vari decreti governativi, ordinanze regionali e comunali, più i protocolli sanitari, ha studiato la maniera per programmare la stagione garantendo la piena sicurezza quando potrà finalmente partire. 
LA SICUREZZA
Prevenzione e massima sicurezza sono i cardini dei protocolli istituiti tanto per il personale delle ditte addette alla manutenzione nell’isola, che operano sotto rigide istruzioni, così come per il personale degli uffici, dotati di mascherine, ambienti costantemente igienizzati e, per chi sarà a contatto con il pubblico, anche parafiato, copertura per gli occhi e di termometri per misurare la temperatura corporea per chi vi acceda.
SPAZI COMUNI
Per quanto riguarda l’igienizzazione e la sanificazione degli spazi comuni, sono previsti interventi su strade, parco giochi, percorsi vita, e quindi quella degli stabilimenti balneari utilizzando prodotti ecologici per lettini, camminamenti e piscine. E, per quando sarà consentito, per garantire le distanze di sicurezza e la continua vigilanza, per questi spazi sono state definite nuove regole di utilizzo. Il protocollo, inoltre, prevede che anche biciclette e golf car siano igienizzate ogni volta che vengano riconsegnate. Scontate, naturalmente, tali operazioni all’interno di hotel e appartamenti e la dotazione di disinfettanti.
SERVIZIO MEDICO
A vigilare sulla sicurezza sanitaria, poi, ci sarà il servizio medico privato dell’isola che sarà potenziato ed attrezzato per particolari azioni preventive e di assistenza per pazienti sospettati di contagio da coronavirus, mentre l’ambulatorio sarà dotato di strumentazioni e dispositivi di protezione individuali idonei a trattare i casi specifici. 
AMPI SPAZI
La vera carta vincente di Albarella, però, resta sempre l’isolamento garantito dall’accesso riservato ai soli turisti residenti e controllato 24 ore su 24, la natura incontaminata, gli ampi spazi che si trovano tra il mare Adriatico e la laguna di Caleri, la scarsa densità demografica.

Un’oasi di verde dove rilassarsi con la ragionevole certezza di essere al sicuro. 

Ultimo aggiornamento: 07:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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