Agricoltura, solo in Polesine la siccità ha causato danni per 100 milioni, decimati i raccolti di mais, soia e frutta

Venerdì 30 Dicembre 2022 di Nicola Astolfi
Agricoltura, solo in Polesine la siccità ha causato danni per 100 milioni, decimati i raccolti di mais, soia e frutta
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ROVIGO - Solo in Polesine la cifra dei danni causati quest’anno dalla siccità al comparto agroalimentare è stata certificata in oltre 100 milioni di euro dal Ministero dell’Agricoltura. In Veneto i danni arrivano a 1 miliardo, mentre la stima a livello nazionale è di 6 miliardi di euro. Tuttavia i ristori, a fondo perduto, dedicati a rifondere i danni, ammontano a 200 milioni di euro per le imprese agricole dedite alle produzioni vegetali e apistiche, su tutto il territorio italiano. Le richieste di ristoro, da presentare entro il prossimo 31 gennaio, andranno dunque a compensare solo in parte le perdite subite, e riguardano esclusivamente le attività senza copertura assicurativa specifica. La Confederazione italiana agricoltori (Cia) Rovigo spiega infatti che il Ministero dell’Agricoltura, attraverso il decreto 7 dicembre 2022, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 15 dicembre, ha riconosciuto in tutti e 50 i comuni polesani l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici, legati alla siccità dal 1° maggio al 31 agosto scorsi, accogliendo così la richiesta della Regione Veneto di attivare gli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale nelle aree colpite per i danni alle produzioni vegetali e apistiche.

LE DOMANDE

«Le domande per accedere al Fondo - spiega la Cia Rovigo - vanno presentate entro il 31 gennaio all’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. I dati delle minori rese negli appezzamenti agricoli, registrati dai tecnici Cia, sono particolarmente significativi. Nell’Alto Polesine il mais ha scontato un -70%, la soia -60%, la bietola -20% e i frutteti -30%. Nel Medio Polesine le perdite sono state consistenti per il mais (-60%), la soia (-70%), i frutteti (-50%), la bietola (-20%) e gli ortaggi (-20%). Mentre i risultati quantificati in Basso Polesine registrano perdite intorno a -70% sia per il mais sia per la soia, e si attestano invece su un -30% per la bietola e a -20% per gli ortaggi».
Cia Rovigo precisa inoltre che «potranno ottenere i ristori tutte quelle aziende che al verificarsi dell’evento avverso non beneficiavano della copertura recata da polizze assicurative a fronte del rischio siccità. Si tratta di una dotazione finanziaria che non va certamente a coprire i danni totali - spiega il presidente di Cia Rovigo, Erri Faccini -. È una goccia in mezzo a un mare di difficoltà, tra aumenti dei costi dell’energia e delle materie prime agricole. Tuttavia tali ristori rappresentano quanto meno una boccata d’ossigeno».

BOCCATA D’OSSIGENO

Per portare avanti oggi le attività agricole, aggiunge Faccini, «serve liquidità immediata, e il contesto rimane complicatissimo. Ci auguriamo che questi interventi a compensazione giungano quanto prima a destinazione, perché le imprese non sono nelle condizioni di attendere una settimana in più. Ne va della loro stessa sopravvivenza». Sempre in tema di siccità, Arpav rileva che «buona parte delle falde mostrano, nelle ultime due settimane di dicembre, livelli in lieve incremento, ma ancora inferiori ai minimi storici per il periodo. Inoltre, le portate di Po e Adigemantengono quasi ovunque valori significativamente inferiori alla media stagionale. «Il fenomeno avverso della siccità sta perdurando - conclude il presidente di Cia Rovigo - e questo ci preoccupa in vista della prossima annata agraria. Da parte nostra, continueremo a portare all’attenzione degli enti competenti l’istanza dei realizzare nuovi invasi per la gestione e conservazione della risorsa idrica».
 

Ultimo aggiornamento: 17:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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