ROVIGO - Solo in Polesine la cifra dei danni causati quest’anno dalla siccità al comparto agroalimentare è stata certificata in oltre 100 milioni di euro dal Ministero dell’Agricoltura. In Veneto i danni arrivano a 1 miliardo, mentre la stima a livello nazionale è di 6 miliardi di euro. Tuttavia i ristori, a fondo perduto, dedicati a rifondere i danni, ammontano a 200 milioni di euro per le imprese agricole dedite alle produzioni vegetali e apistiche, su tutto il territorio italiano. Le richieste di ristoro, da presentare entro il prossimo 31 gennaio, andranno dunque a compensare solo in parte le perdite subite, e riguardano esclusivamente le attività senza copertura assicurativa specifica. La Confederazione italiana agricoltori (Cia) Rovigo spiega infatti che il Ministero dell’Agricoltura, attraverso il decreto 7 dicembre 2022, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 15 dicembre, ha riconosciuto in tutti e 50 i comuni polesani l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici, legati alla siccità dal 1° maggio al 31 agosto scorsi, accogliendo così la richiesta della Regione Veneto di attivare gli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale nelle aree colpite per i danni alle produzioni vegetali e apistiche.
LE DOMANDE
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Cia Rovigo precisa inoltre che
BOCCATA D’OSSIGENO
Per portare avanti oggi le attività agricole, aggiunge Faccini,
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