Restauratore aggredito, picchiato e rapinato sull'argine del Po: «Ho temuto di morire»

Domenica 19 Febbraio 2023 di Alessandro Garbo
Il luogo dove è avvenuta la rapina

OCCHIOBELLO - Lo aggrediscono in auto, lo tirano giù a forza, lo gettano lungo l'argine e scappano via a bordo di una Lancia Y 10. Poteva chiudersi in maniera decisamente peggiore la brutta storia che ha visto protagonista, suo malgrado, Enrico Ravegnani, aggredito mercoledì pomeriggio, 15 febbraio, a Santa Maria Maddalena, nel parcheggio del ristorante-pizzeria Il Pontile. Il racconto shock del 72enne, noto restauratore di Ferrara: «Due persone mi hanno assalito mentre mettevo in moto la mia auto.

Non ho fatto a tempo a ingranare la prima che mi hanno praticamente tirato fuori dall'auto, picchiandomi e minacciandomi di morte. Mi hanno gridato più volte "Ti ammazziamo?". Non ho reagito e ho cercato di mantenere la calma. Non avevamo armi, mi hanno buttato giù dall'argine ma fortunatamente mi sono fermato dopo pochi metri. Il tutto è filmato da una telecamera».

ATTIMI DI TERRORE
Un vero e proprio agguato quello che ha subito Ravegnani: «Ero seduto in macchina, stavo rientrando a Ferrara. I due sono entrati nella vettura da dietro, dalla parte sinistra. Mi hanno letteralmente buttato giù dall'auto, nella colluttazione ho perso le chiavi di casa che devo ancora ritrovare. I malviventi poi mi hanno preso per il collo, uno mi teneva le braccia e l'altro mi dava delle ginocchiate nei reni. Ho schivato un po' di colpi. Non sono stati rubati soldi o oggetti preziosi, ma i due malviventi sono scappati via con la mia auto».
Il restauratore ha provveduto ad avvertire immediatamente i carabinieri e sul posto sono così accorsi gli uomini del comando di Occhiobello. Il pensionato, nonostante le ferite riportate e lo stato di shock per l'aggressione avvenuta pochi minuti prima, è rimasto lucido ed è stato in grado di fornire ai militari elementi utili che serviranno, si spera, a rintracciare i colpevoli. Persone già note e con precedenti che Ravegnani ha riconosciuto da foto segnaletiche mostrategli dai militari.
«Si tratta di due delinquenti marocchini - spiega - entrambi sulla quarantina: uno dei due già noto alle forze dell'ordine, è stato in prigione diversi anni e ora è tornato libero». Le indagini sono state avviate e si fa affidamento su una delle telecamere, installate in zona per sorvegliare i movimenti nel parcheggio del ristorante-pizzeria.

AUTO RITROVATA
Nel frattempo è arrivata almeno una buona notizia: «I carabinieri di Sermide (Mantova) mi hanno informato che la mia Y10 è stata ritrovata in golena lungo il Po: era sporca ma integra, sono andato a recuperarla proprio questa mattina (sabato per chi legge, ndr) e la porterò in carrozzeria per un ulteriore controllo». L'episodio ha destato impressione e ha avuto risalto sui social, dove il ferrarese ha raccontato la brutta disavventura. «Non mi era mai capitato un episodio del genere. Sono stato al pronto soccorso perché ho ricevuto una botta in testa e sono stato colpito alle costole, ho dolore anche a una caviglia, ma per fortuna nulla di rotto».

    

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