ADRIA (ROVIGO) - Conservatorio Buzzolla e palazzo Tassoni iniziano pensare alla ristrutturazione di villa Mecenati.
L'OPERAZIONE
In pratica l'operazione di ristrutturazione della villa doveva essere sostenuta per un terzo dalla fondazione Mecenati, per un terzo dalla Cariparo e un terzo da palazzo Tassoni. «L'amministrazione - puntualizzò Muraro - declinò la richiesta in quanto prevedeva un'uscita di bilancio notevole, nonostante avessimo proposto al Comune una operazione immobiliare. La Mecenati che si sarebbe fatta carico di un acquisto di un immobile comunale, l'ex commissariato di piazzetta Orfeo, per 150-180mila euro. Questi soldi il Comune avrebbe poi dovuto girarli come contributo per la ristrutturazione della villa. Visto lo stato in cui versa l'immobile, l'operazione di manutenzione straordinaria prima o poi dovrà essere fatta. Quando la Fondazione terminerà la propria mission, tutto il patrimonio immobiliare tornerà in carico al Comune che dovrà sobbarcarsi l'intero onere della ristrutturazione».
NUOVE STRADE
Questo fino a qualche mese fa. Oggi però grazie ad un decreto interministeriale esiste la possibilità di ottenere un finanziamento a fondo perduto a copertura delle spese per interventi strutturali e di messa in sicurezza nonché di manutenzione ordinaria e straordinaria di edifici di particolare valore storico artistico che non siano di proprietà dello Stato e che ospitino conservatori musicali. Da qui la richiesta del Conservatorio al Comune di Adria, finalizzata ad ottenere l'adesione alla partecipazione ad un bando per il finanziamento di lavori di manutenzione e interventi strutturali sulla villa Mecenati, e al contempo a richiedere un contributo straordinario, in conto capitale, finalizzato ad eseguire questi lavori.
IL CONTRIBUTO
Una richiesta accolta dalla giunta Barbierato che ha concesso un contributo di 10mila euro «nell'ottica - si legge - di una revisione organica dei rapporti tra conservatorio, fondazione e Comune, soprattutto in ordine alla realizzazione della predetta attività di manutenzione straordinaria. Il contributo, finalizzato all'esecuzione di importanti lavori su un bene storico architettonico, parte integrante della storia recente della città, è da considerarsi del tutto funzionale all'arricchimento dal patrimonio artistico e culturale della comunità».