Ragazzina fugge da scuola durante la ricreazione e si butta in canale

Venerdì 29 Marzo 2019
Il canale in centro ad Adria
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ADRIA - Fugge da scuola durante l’ora della ricreazione per togliersi la vita. Una sedicenne ha provato a farla finita gettandosi nelle acque fredde del Canalbianco all’altezza di località Artessura, lanciandosi da ponte Beniamino Gigli. Protagonista del gesto, dettato a quanto pare da problemi di natura familiare, una studentessa di origini straniere che frequenta la classe terza di un istituto del polo scolastico di via Aldo Moro. La giovane vivrebbe da tempo una forte situazione di disagio tra le mura domestiche. L’episodio si è verificato nella tarda mattinata di mercoledì quando la ragazza, in preda a una crisi di nervi, è fuggita alla sorveglianza dell’insegnante precipitandosi di corsa verso l’uscita della scuola. Ha attraversato, correndo a perdifiato, il cortile scolastico per raggiungere la  strada. Tra lo stupore dei passanti e dei residenti, schivando le auto, si è tolta i capi di abbigliamento che indossava rimanendo in reggiseno e pantaloni. Inutili i tentativi da parte del personale scolastico di tenere il suo passo. L’istituto che la ragazza frequenta ha subito allertato le Forze dell’ordine, l’intervento delle quali è stato praticamente immediato. Vani tuttavia si sono rilevati i tentativi di bloccarla. In preda a un raptus, la ragazza ha urlato parole incomprensibili che per qualcuno sarebbero state grida di aiuto.
La giovane intanto ha proseguito rapidamente verso il ponte, percorrendo in breve tempo di corsa la distanza tra l’istituto e il corso d’acqua. Evidente quindi la sua intenzione di gettarsi in acqua e farla finita. Fortunatamente il suo insano intento è fallito nell’aspetto più irreparabile grazie all’intervento della pattuglia delle forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco che, dopo che la ragazza si era gettata in acqua dalla spalla del ponte, sono riusciti a trarla in salvo sulla riva. Sul posto è arrivata anche una ambulanza del 118 che, una volta prestati i primi soccorsi, ha subito trasferito la studentessa al Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria Regina degli Angeli dove si trova ancora ricoverata nel reparto di diagnosi e cura e dove resterà fino a quando non ritroverà un equilibrio interiore che le possa far superare lo stato di forte disagio di cui è vittima.
Fondamentale in situazioni come queste il numero verde anti-suicidi a cui ci si può rivolgere con fiducia. Un numero attivo dal 2012, istituito dalla Regione con il supporto scientifico del Dipartimento di psicologia dell’Università di Padova, per offrire ascolto e sostegno psicologico in particolare a soggetti in crisi. In tanti casi è venuto in soccorso a imprenditori colpiti dalla crisi, a lavoratori che rischiano di perdere posto di lavoro e dignità sociale, a risparmiatori travolti dal fallimento delle banche. Il numero verde, 800334343, è attivo sette giorni su sette per tutto il giorno.
In Polesine il numero di suicidi in rapporto alla popolazione è particolarmente elevato, nel 2016 è stato il sesto a livello nazionale. Anche per questo nel 2009 è stato attivato “Perdersi D’Animo Mai”, un progetto dell’Ulss pensato per offrire sostegno e informazioni a chi sta attraversando un momento difficile della propria vita e non riesce più a vedere una via d’uscita. È attivo grazie a un gruppo di operatori, psicologi e psichiatri, attraverso un sito web, una pagina Facebook e il numero verde 800180950 (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 13).
Ultimo aggiornamento: 18:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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