Un milione di euro per ampliare (finalmente) il pronto soccorso di Adria

Martedì 14 Luglio 2020 di Guido Fraccon
La sala d'attesa del pronto soccorso di Adria
ADRIA - Qualcosa si muove, anche se molto lentamente, sul fronte dell’edilizia ospedaliera del Santa Maria Regina degli Angeli di Adria. Il direttore generale dell’UIlss 5 Polesana Antonio Compostella ha approvato il progetto preliminare di fattibilità tecnico economica per l’ampliamento e la ristrutturazione del Pronto Soccorso dell’ospedale di Adria. Tra gli interventi previsti nell’ultimo aggiornamento del documento programmatico, il cosiddetto Masterplan, per lo sviluppo dell’ospedale di Adria approvato il 30 gennaio dello scorso anno, sono previsti i lavori di ampliamento, riorganizzazione ed adeguamento normativo del Pronto Soccorso.
L’INTERVENTO
L’operazione servirà a fornire una risposta dal punto di vista impiantistico ed edilizio al nosocomio adriese, al fine garantire il rispetto degli standard prescritti dalla legge regionale per l’accreditamento delle strutture ospedaliere, una maggiore sicurezza al personale dell’Ulss 5 e ai pazienti, anche alla luce dei recenti accadimenti derivanti dal Covid 19. L’operazione dai vertici dell’azienda sociosanitaria si ritiene urgente e prevede l’ampliamento delle attuali aree. Quest’ultime saranno ricollocate in spazi idonei sia dal punto di vista dei percorsi igienico sanitari, che della qualità del microclima e degli spazi fisici, affinché il servizio stesso sia erogato in condizioni di efficacia ed efficienza, nonché di equità e pari accessibilità a tutti i cittadini e sia appropriato rispetto ai reali bisogni di salute, psicologici e relazionali della persona.
NUOVO PADIGLIONE
La struttura troverà collocazione in un padiglione di nuova costruzione. L’operazione prevede un impegno di spesa di un milione di euro. In secondo luogo, al fine di dare una importante garanzia anche dal punto di vista della sicurezza idraulica alla struttura ospedaliera ed in particolare al piano terra che ospita il Pronto Soccorso, Compostella ha riproposto per il finanziamento il progetto definitivo per la salvaguardia idraulica dell’ospedale, redatto ancora nove anni fa, ritenuto “necessario - scrive - al fine di tutelare l’operatività del Pronto Soccorso, anche in occasione di eventi meteorologici avversi eccezionali. Più volte, infatti, in occasione di intense precipitazioni atmosferiche, più volte il piano seminterrato dell’ospedale di Adria è stato invaso dall’acqua in quanto la pubblica fognatura era, e non è, in grado di smaltire la portata idrica entrante.
STOP ALLAGAMENTI
Ciò, ovviamente, ha creato gravi disservizi perché l’allagamento ha interessato, tra l’altro, il Pronto Soccorso. L’ex Ulss 19 aveva già elaborato un progetto di messa in sicurezza idraulica che era stato approvato dalla Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia nel maggio del 2011. L’importo complessivo di questo progetto si aggira sui 800 mila euro. Il Pronto Soccorso dell’ospedale di Adria, secondo una vecchia relazione degli uffici, presenta inoltre diverse limitazioni tecnologiche e strutturali. Manca un locale barellati in iter diagnostico ed è precaria la collocazione dei barellati in attesa con codice verde. Manca poi un locale adeguato dove comunicare con i parenti in via riservata come il Pronto Soccorso a volte richiede. Mancano i servizi igienici per pazienti in osservazione ed i percorsi interni di collegamento agli altri reparti sono incongruenti.
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