Adria. La piscina resta chiusa. Licenziamenti all'orizzonte

Giovedì 17 Ottobre 2019 di Guido Fraccon
Adria. La piscina resta chiusa. Licenziamenti all'orizzonte
ADRIA (ROVIGO) - I tempi di riapertura degli impianti natatori di via Lampertheim potrebbero essere più lunghi del previsto. Il caso piscina, assieme al caso Aia, il Consorzio per l'area industriale attrezzata per il Basso Polesine dichiarato fallito dal Tribunale e altra questione spinosa per le casse di palazzo Tassoni, finiranno al centro del prossimo consiglio comunale convocato per lunedì alle 20.45 in aula consiliare di palazzo Tassoni. «Sono fortemente preoccupato di come si sta evolvendo la situazione della piscina comunale» commenta il capogruppo Pd Sandro Gino Spinello.
 PREOCCUPAZIONEIl democratico, che aveva accolto con favore la decisione della giunta comunale di intervenire con la massima sollecitudine per realizzare gli opportuni interventi e riaprire prima possibile l'impianto, è preoccupato in base alle ultime notizie in suo possesso: «Da quanto sto percependo - spiega - i tempi per la sua riapertura rischiano di dilatarsi a dismisura. Sarebbe un ulteriore grave ed insopportabile danno per la nostra città già duramente provata. Questo imprevisto inoltre è caduto in un particolare momento dell'anno, un periodo in cui la gente sceglie che tipo di attività di svago o di sport praticare. Con queste incertezze molti clienti della nostra piscina scelgono altri impianti: Porto Viro, Rovigo, Codigoro, Piove di Sacco». Molti infatti stanno scegliendo soprattutto Porto Viro.
POSTI A RISCHIOCi sarebbe dell'altro secondo Spinello: «Il Consorzio Innova, la società che ha in appalto l'impianto, in mancanza di qualsivoglia certezza sui tempi di riapertura, sembra aver avviato le procedure per il licenziamento dei 13 dipendenti e dei 25 collaboratori». La giunta Barbierato anche di fronte a questa emergenza avrebbe scelto la via dell'inerzia: «Sta cercando - puntualizza - di scaricare sugli amministratori precedenti la responsabilità dell'accaduto, lasciando soli nell'assunzione delle decisioni dirigenti ed apparati, senza coinvolgere la società che oggi detiene la gestione, non fornendo informazione di alcun tipo ai frequentatori ed ai cittadini».
GIUNTA SOTTO ACCUSAUn dato è assodato per Spinello: «Oggi comunque non è il momento delle polemiche. È il momento di assumersi le responsabilità. Occorre dare sostegno e copertura politica ed istituzionale a chi è chiamato ad scegliere procedure e modalità operative perché la piscina ridiventi agibile prima possibile e riapra al più presto. Io, assieme ad altri della minoranza, siamo pronti a prenderci la nostra parte di responsabilità per il bene della città».
Intanto, lunedì è stato dichiarato il fallimento di Adria Nuoto ex gestore delle piscine di Adria, Porto Viro e Codigoro.
Guido Fraccon
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