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di Francesco Campi
ADRIA - Due marche da bollo, per un valore totale di 32 euro. Questa la somma per la quale ieri il Collegio del Tribunale di Rovigo, presieduto dal giudice Angelo Risi ha condannato per peculato a 2 anni e 9 mesi la vigilessa adriese Carla Masiero, 60 anni, finita a processo con l'accusa di aver rivenduto delle marche da bollo prelevate da pratiche già archiviate. Una parte delle accuse che le erano state mosse, sempre legate al presunto giro di marche da bollo, sono cadute ed è stata quindi assolta per non aver commesso il fatto per 9 delle 11 ipotesi che le erano contestate. Ma ne sono bastate due perché arrivasse nei suoi confronti una condanna più pesante rispetto a quella, di 2 anni e 8 mesi, che era stata chiesta dall'accusa. Per la vigilessa, inoltre, anche la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per un anno e la condanna al pagamento di un risarcimento di 5mila euro nei confronti del Comune di Adria, costituitosi parte civile con l'avvocato Mattia Renda, ieri sostituito dal collega Marco Casellato.