Morto a 59 anni don Giuseppe Mazzocco, missionario e ambientalista: lottava contro affarismo e razzismo

Venerdì 25 Giugno 2021 di Guido Fraccon
Don Giuseppe Mazzocco era originario di Costa di Rovigo

ADRIA - Si è spento il sorriso di don José. La chiesa polesana piange la morte di don Giuseppe Mazzocco. Il sacerdote, conosciuto in Polesine per le sue campagne a favore dell’ambiente, per le sue lotte a difesa della sanità pubblica e per l’inclusione dei profughi, sempre dalla parte dei più deboli, si è spento all’età di 59 anni in Mozambico, presumibilmente a causa di un arresto cardiaco, mentre stava pranzando.

«La terra è di tutti»

Don Giuseppe, che ha guidato in città la parrocchia di Cristo Divin Lavoratore di Carbonara per 8 anni, si trovava in missione pastorale nel paese di Beira con altri due sacerdoti. Erano missionari Fidei donum. Alle spalle aveva un’altra esperienza in Brasile, di nove anni, nello Stato di Bahia. Originario di Costa di Rovigo, presbitero diocesano, era stato ordinato sacerdote il 26 aprile 1986. «In Brasile ho imparato che la Terra è patrimonio di tutti e, soprattutto, è una speranza di vita per chi ha meno - amava ripetere -. In Italia, quando sono tornato, pensavo di trovare una società ricca, ma pure solidale. Mi sbagliavo. Qui è addirittura più difficile che là, tra i poveri di Bahia. Là si conosce ancora il valore del lottare insieme per un diritto o per difendersi collettivamente dagli appetiti di una multinazionale. In Sud America ho imparato quanto sia importante organizzarsi e far fronte comune. Qui ho conosciuto eccessi di individualismo e, spesso, di egoismo.

La via della difesa dell’ambiente in Polesine era per me una difesa dell’essere umano, della democrazia e della solidarietà tra esseri umani».

L'ambientalista

Era stato a fianco dei Comitati ambientalisti, dai No Coke di Polesine Camerini, ai Comitati contro la Nogara Mare al comitato di Ca’Emo contro la Coimpo. Una figura non gradita a vertici ecclesiali e politici locali. Epica la sua presa di posizione in chiesa contro l’ex sindaco Massimo Barbujani che, adirato, abbandonò platealmente l’edificio sacro. «Un abbraccio don Josè - ha commentato ora Barbujani -. A volte non eravamo d’accordo, ma ho sempre apprezzato il modo schietto e sincero delle tue innumerevoli battaglie. Che litigata quella volta in chiesa».

Don Josè fu più volte preso di mira per le sue idee. Si ritrovò la bacheca e l’auto imbrattate. Aveva retto anche l’unità pastorale di San Martino e Beverare. «Vi sono state talvolta divergenze di vedute più sul metodo che nel merito, ma scontri veri e propri non ve ne sono mai stati - ripeteva il prete ambientalista -. La libertà di azione non mi è mai mancata».

In Africa

Poi la decisione di volare in Africa sulla spinta di papa Francesco e della sua enciclica Laudato Si’: «Il nostro prossimo, quello che Dio ci insegna ad aiutare, sono i poveri e l’Africa è una scelta dolorosamente naturale, soprattutto in un momento come questo. La diocesi di Adria-Rovigo aveva esaurito l’esperienza missionaria in Brasile e così mi sono guardato intorno ed ho trovato nella vicina diocesi di Verona la possibilità di questa nuova esperienza in cui di sicuro mi aiuterà anche quanto vissuto nei miei sette anni polesani” aveva detto prima di partire».
Al cordoglio si unisce il sindaco di Occhiobello, Sondra Coizzi: «A nome di tutta la mia amministrazione, esprimo profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa nella sua missione in Mozambico di don Giuseppe Mazzocco, per anni parroco a Santa Maria Maddalena dove ha lasciato un indelebile ricordo per umanità e capacità di adoperarsi al servizio dell’intera comunità».

Ultimo aggiornamento: 07:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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