Ex Alchemia, aperture al progetto.​ «Non vogliamo insediamenti produttivi che portino sul territorio rifiuti pericolosi»

Lunedì 8 Novembre 2021 di Guido Fraccon
Ex Alchemia, aperture al progetto

ADRIA - Il progetto Alchemia, l'iniziativa di recupero di rifiuti pericolosi e non, con annessa fabbricazione di prodotti chimici organici, svelato dal Gazzettino scalda gli animi dei partiti. «La dichiarazione del sindaco non vogliamo insediamenti produttivi che portino sul territorio rifiuti pericolosi di qualsiasi tipo ci sembra francamente inaccettabile. È una visione miope e viziata da pregiudizi, come se ogni iniziativa volta al riciclaggio o alla lavorazione dei rifiuti rappresentasse solo un danno per la comunità mentre è vero il contrario». 
Lo sottolinea il consigliere Lamberto Cavallari della lista Cavallari 2.0. «Siamo stati costretti a richiedere espressamente la convocazione del consiglio comunale dopo la decisione del sindaco di indire una pubblica assemblea - precisa. - Il civico consesso è la sede deputata a discutere i problemi della città, soprattutto se si tratta di proposte che riguardano il mondo del lavoro e l'ambiente.

Visto che il regolamento consente anche la partecipazione di soggetti esterni, la seduta consiliare potrà costituire momento conoscitivo e di confronto in cui gli imprenditori interessati potranno illustrare i loro progetti e le associazioni di categoria e i portatori di interessi le rispettive posizioni». 


CONSIGLIO COMUNALE

Per Cavallari nessuno vorrebbe questi insediamenti di lavorazione o riciclaggio dei rifiuti. «Così facendo però - puntualizza - l'unica alternativa sarebbe paradossalmente quella di gettare i rifiuti nel mare, nei fiumi, nei laghi, nelle campagne. È invece evidente che non esiste riciclaggio senza recupero di rifiuti. Il vero problema sta nel rispetto delle regole e non nel vietare gli insediamenti. L'enorme costo in termini di vite umane causato da Coimpo deriva proprio dal mancato rispetto delle regole, a cominciare dalle norme sulla sicurezza del lavoro e il mancato controllo sulle garanzie e sulle fideiussioni. L'unico modo per onorare la memoria di quelle vittime innocenti non è vietare ogni tipo di insediamento pericoloso, ma far si che soprattutto in questi siti il rispetto delle norme e delle regole sia assoluto». 


INSEDIAMENTI PRODUTTIVI

Il lavoro è fondamentale per lo sviluppo del territorio per Cavallari e questo passa anche attraverso la presenza di insediamenti produttivi. «È necessario - conclude - che tali realtà operino in equilibrio con il territorio circostante che non può essere colpevolmente ignorato. Il lavoro non può mai rappresentare un pericolo per la comunità. Deve essere un mezzo per garantirle migliori condizioni di vita. Adria deve imparare a far si che queste condizioni si verifichino grazie a sinergia fra lavoro e territorio. Ogni richiesta di insediamento deve essere analizzato in modo oggettivo lasciando da parte le ideologie. Riteniamo quindi che il consiglio comunale di cui abbiamo richiesto la convocazione sia necessario per avere conoscenza del progetto che riguarda il sito di Alchemia e per comprendere tutte le iniziative messe in atto da Mater-Biotech, alla quale va dato atto di aver già aperto un dialogo con la cittadinanza, per ridurre il disagio causato a causa del ciclo produttivo».

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