La cugina di Ersilio: «Non può essersi ucciso, per noi è ancora un giallo»

Giovedì 1 Novembre 2018
Ersilio Gallimberti
ADRIA - Una città attonita piange Ersilio Gallimberti.
E lo ricorda sulle note di “Adria bella, paese gentile”, arie di una canzone da lui stesso interpretata e riscoperta. Circola infatti in rete un video, in suo onore, in cui l’ex imprenditore interpreta questo motivo musicale.
INNAMORATO DI ADRIA
«Durante la prima guerra mondiale, dove vi è attualmente il cinema Politeama, venne allestito un ospedale militare - spiega nei video Gallimberti -. Mi raccontarono che vi fu ricoverato un militare, probabilmente di origini meridionali, che aveva subito una grave ferita. Rimase ricoverato parecchi mesi. Guarì completamente e, particolarmente colpito dalle amorevoli cure e dalla grande cordialità delle infermiere, dei medici e della popolazione tutta, scrisse queste belle parole, basandosi sicuramente sul tema di Reginella, la celebre canzone napoletana».  
La città si è risvegliata ieri quasi incredula alla notizia che quel corpo ritrovato il 18 settembre a Casalborsetti, nelle Valli a nord del Lamone, tra le province di Ravenna e Ferrara, in avanzato stato di decomposizione, fosse quello del 48enne adriese, partito ufficialmente per un viaggio di lavoro in Polonia. Secondo alcune testimonianze, Gallimberti, che si definiva imprenditore e facilitatore d’affari immobiliari, in particolare con Repubblica Ceca e Slovacchia, prima di partire per il Paese dell’Est Europa dove si sarebbe dovuto fermare solo una decina di giorni, avrebbe pensato agli anziani genitori lasciandogli circa 800 euro e chiedendo a qualche conoscente di passare per casa a controllare che non insorgessero problemi durante la sua assenza. Fondamentale per il riconoscimento la prova del Dna alla quale si era sottoposto il fratello Antonio, alias Marco Galli, noto dj. «La famiglia non ha intenzione di rilasciare alcuna dichiarazione» ha spiegato il fratello. Inutile provare strappargli qualche parola. La sua risposta è gentile ma ferma e non cambia.
LA CUGINA REGISTA
Sconvolta la cugina Anita Gallimberti, regista cinematografica: »Sono rimasta sconvolta davanti a questa tragedia. Mai avrei pensato a una fine del genere».
La regista spiega di non avere idea di cosa sia accaduto: «Aspettiamo l’autopsia e la chiusura delle indagini».
È stata avanzata l’ipotesi di un gesto volontario: «Ersilio non era il tipo, conoscendolo e conoscendo il suo carattere». Ha parlato con i genitori? «Ho sentito sia zio Dario che zia Lina. Sono distrutti. Aspettiamo che le indagini facciano il loro corso. Doveva essere in Polonia ed è stato ritrovato morto in Emilia Romagna. Se permettete ho dei dubbi. La zona dove è stata ritrovata la sua macchina non è poi cosi vicina, mi sembra di capire, dal luogo del ritrovamento del corpo».
Proseguono intanto le verifiche coordinate dal pubblico ministero Daniele Barberini per chiarire tutti i contorni dell’accaduto anche se al momento l’ipotesi di un gesto estremo resta quella più plausibile.
«Come amministrazione siamo vicini alla famiglia Gallimberti - ha detto il sindaco Omar Barbierato -. La tragica notizia ci lascia scossi e senza parole. Tutta la comunità si stringe intorno alla famiglia Gallimberti in questo momento di dolore».
Ultimo aggiornamento: 09:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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