Adria, baby gang tenta di rapinare coetanee tredicenni

Mercoledì 8 Marzo 2023 di Guido Fraccon
Ponte Chieppara ad Adria

ADRIA - Allarme baby gang in città. Pomeriggio di terrore per alcune ragazzine, minacciate da due coetanei con un coltello. Due tredicenni, muniti di un coltello a serramanico, con una lama di tre-quattro centimetri, hanno tentato di derubare delle loro coetanee nei pressi di ponte Chieppara, minacciandole di a consegnare loro i soldi che avevano in tasca. L’episodio, sul quale sta indagando la Polizia di Stato, è stato portato alla luce da Massimo “Bobo” Barbujani. La mini gang avrebbe agito verso le 18, approfittando delle prime ombre della sera. «Mi è stato segnalato - commenta l’ex sindaco - che due ragazzini, che hanno sui tredici anni, nella zona di ponte Chieppara, muniti di un coltello, cercano di derubare i loro coetanei, ragazzini o ragazzine, che transitano da quelle parti. Invito pertanto tutti a prestare la massima attenzione».
L’area di ponte Chieppara da sempre è una delle aree più a rischio della città. 
ZONA A RISCHIO
Spesso in zona sono state rintracciate siringhe, è stata recuperata della refurtiva, sono state vandalizzate le auto, e di notte, nel periodo estivo, fino a una decina di anni fa, l’area sotto il ponte veniva trasformata in un vero e proprio bivacco. Quando si sono verificati gli episodi? «A quanto mi risulta si è verificato venerdì della scorsa settimana. Non so se ne sono accaduti altri. Vittime di questa aggressione sono state delle ragazzine. Non so dire, però, se volessero rubare soldi o cellulare. Le famiglie comunque hanno già provveduto a denunciare l’accaduto».
Si conosce la nazionalità dei minorenni, autori di questi episodi? «Sono solo a conoscenza che sono stranieri. Non so altro. Vista l’età non avranno nessuna conseguenza. Lancio inoltre un appello alle forze dell’ordine di controllare maggiormente quell’area mentre alle famiglie dico di non far mai uscire i loro figli da soli».
Da testimonianze raccolte da persone che per paura di ritorsioni preferiscono l’anonimato, uno dei due è magrebino mentre l’altro ha i tratti somatici orientali. A quanto si apprende, anche due 22enni sarebbero stati minacciati dalla coppia e la Polizia starebbe indagando su un altro minore, nonché su chi ha venduto il coltello.
INDIVIDUI GIÀ NOTI
I due, nonostante la tenera età, sono già conosciuti alle forze dell’ordine e non sono nuovi a episodi simili e sono minori in affido. Chiaramente non sono imputabili. «Erano dotati anche di una pistola che sparava pallini di plastica con la quale si divertivano a centrare il parabrezza delle auto che transitavano in zona. Non nascondo che abbiamo paura», fa sapere un residente in zona. 
Come spesso accade quando si verificano episodi simili, la città si interroga ed emergono altri episodi.

Un quarantenne circa un mese e mezzo fa è stato gettato a terra nella centralissima via Manzoni, a due passi dalla cattedrale, mentre transitava in bicicletta. Chi l’ha colpito, anche in questo caso si trattava di due stranieri, in questo caso maggiorenni, ha agito per rubare il mezzo a due ruote. L’aggressione e il furto non sono state denunciati per il valore relativo della bicicletta, per paura di ritorsioni e dal momento che la vittima se l’ex cavata solo con qualche livido. 

Ultimo aggiornamento: 07:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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