Adotta un cane al rifugio e avrai uno sconto sulla Tari

Sabato 16 Giugno 2018 di Ilaria Bellucco
Adotta un cane al rifugio e avrai uno sconto sulla Tari
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LENDINARA - Uno sconto sulla Tari per chi adotta un cane lendinarese dal Rifugio Cipa. È l'opportunità lanciata dall'amministrazione comunale con un bando che desta però forti perplessità nella Lega per la difesa del Cane di Rovigo, che gestisce il rifugio di Fenil del Turco. 

Proprio in questi giorni l'ente locale ha pubblicato un bando in base al quale un cittadino può ottenere un contributo per l'abbattimento della Tari dovuta se ha adottato un cane dal canile intercomunale. Nella documentazione si  specifica che il contributo può arrivare al massimo a 100 euro (per ora il fondo appositamente istituito ammonta a mille euro) ed è ottenibile solo se si adotta un cane recuperato nel territorio del comune di Lendinara, presentando domanda entro il 30 novembre con la necessaria documentazione.

LO SCONTOL'idea di uno sconto sulla tariffa rifiuti in cambio dell'adozione di un amico a quattro zampe riscuote già le critiche e le perplessità di diversi cittadini e in primo luogo di chi dei cani del rifugio intercomunale si occupa quotidianamente. La presidente della Lega per la difesa del Cane di Rovigo Isabella Ghinello spiega che l'amministrazione comunale non ha interpellato l'associazione e dunque i volontari non avrebbero indicazioni qualora un lendinarese si presentasse al rifugio nei prossimi giorni con l'idea di adottare un cane. 
«Premesso che tutto quanto si fa per promuovere le adozioni ha un nobile intento, l'iniziativa mi lascia perplessa per diversi motivi spiega la presidente L'adozione non dev'essere funzionale a un beneficio economico, ma mossa dal desiderio di avere un amico per sempre. Oltre all'assenza di coordinamento con noi, mi chiedo chi controllerà che queste adozioni siano effettivamente per sempre e perché siano considerati solo i cani recuperati a Lendinara. Non comporta un risparmio per l'ente, dato che ogni comune convenzionato versa una quota in base al numero di cittadini e non per numero di cani recuperati nel suo territorio». 

FIDO DISPONIBILITra l'altro gli unici cani lendinaresi attualmente in rifugio sono quelli sequestrati alla raccoglitrice seriale: in gran parte di animali con grandi problemi fisici e comportamentali, e perciò non adottabili, ma tra loro alcuni potrebbero trovare una famiglia con un percorso di preaffido. Ghinello ricorda che il randagismo in Polesine è di fatto debellato, i cani che si trovano in canile sono quelli già adottati da una famiglia e poi persi (perché privi del microchip obbligatorio per legge) o abbandonati e quelli sottratti alla raccoglitrice, che da sola ha purtroppo fornito negli anni ben 111 ospiti al rifugio. 

«A chi arriva in rifugio per cercare un amico a quattro zampe continueremo a proporre il cane giusto per quel tipo di famiglia, individuato con un colloquio preventivo, non certo in base alla provenienza geografica sottolinea Ghinello Come farà il Comune a verificare che l'adozione avvenuta sia stabile e ad accertare l'intento di chi fruisce di questo beneficio?». Ghinello suggerisce all'amministrazione di Lendinara di contribuire in altri modi, ad esempio promuovendo l'adozione informando i lendinaresi in merito. «Sarebbe poi molto utile se la Polizia locale effettuasse controlli sui cani che abitano nelle case dei cittadini, per verificare in primo luogo se abbiano il microchip e siano iscritti all'anagrafe canina conclude Ghinello Ci aiuterebbe nelle ricerche dei proprietari dei cani smarriti: la mancanza del microchip, infatti, non permette di risalire al proprietario». 
 
Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 10:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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