Rovigo. Trasporti, da sabato scattano i rincari dell'abbonamento del bus

Giovedì 8 Agosto 2019 di Francesco Campi
Rovigo. Trasporti, da sabato scattano i rincari dell'abbonamento del bus

Trasporti, da sabato scattano i rincari dell'abbonamento del bus
TRASPORTO PUBBLICO
ROVIGO Rincari in arrivo alla fermata per studenti e lavoratori pendolari che usano i mezzi pubblici. E' questa la decisione che è stata presa dalla Provincia di Rovigo sul fronte del trasporto pubblico locale. Da sabato prossimo, 10 agosto, infatti il costo degli abbonamenti mensili e annuali ridotti per studenti e lavoratori, che vale tutti i giorni tranne le domeniche, subirà un rincaro del 4,4%.
GLI AUMENTISi va da 1 euro in più al mese per l'abbonamento per le corse fino a 5 chilometri, da 35 a 36 euro, ai ben 5,50 euro di aumento per l'abbonamento dedicato a chi deve coprire una distanza fra i 20 e i 30 chilometri, per intenderci la fascia di chi si muove fra Adria e Rovigo o fra Rovigo e Badia Polesine, che passa da 58 euro a 63,50.
IL SISTEMA DI CALCOLOLe ulteriori modulazioni in base al chilometraggio stanno tutte in questa forchetta seguendo andamenti non lineari: per esempio salgono di 4 euro gli abbonamenti per la fascia fra i 30 e 42 chilometri e per quella fra 88 e 100, mentre è di 2 euro per quelle 5-12 chilometri, 50-64 chilometri, 64-76 chilometri e 112-124 chilometri. Invariati, invece, i costi dei biglietti e degli abbonamenti ordinari.
NUOVO BANDO DI GARALa Provincia, teoricamente, dal 2013 sta lavorando alla predisposizione del bando di gara per individuare il gestore unico dei servizi dell'intero bacino polesano, con una convenzione sottoscritta nel 2014 con il Comune di Rovigo, che ha competenza per il trasporto urbano, ma le proroghe ormai sono diventate la normalità, nonostante nel 2017 fosse stata introdotta una penalità per chi non avesse messo a gara il servizio.
I CONCESSIONARIPalazzo Celio ha deciso di accogliere la richiesta che è arrivata da Busitalia e Garbellini, due dei gestori del trasporto extraurbano: l'ultimo aggiornamento tariffario, ha evidenziato Busitalia nella lettera che ha inviato a Palazzo Celio, risale al 2016, quando la richiesta di aumento fu accolta pienamente per i biglietti e gli abbonamenti ordinari, ma solo parzialmente per gli abbonamenti per studenti e lavoratori. L'aumento, ammette la Provincia nel decreto di approvazione dei rincari, equipara «il sistema tariffario extraurbano di Rovigo a quello in vigore già dal 2013 nel confinante bacino di Padova, dove opera la stessa azienda affidataria Busitalia». Nell'atto si spiega anche che «la Provincia di Rovigo, in sede di Commissione tecnica regionale per la valutazione della proposta di Sistema tariffario unico regionale, ha più volte evidenziato la propria specificità socio-economica e territoriale, che non consente all'utenza polesana dì assorbire ingenti incrementi alla spesa familiare anche per il trasporto pubblico, con particolare riferimento agli abbonamenti lavoratori e studenti». «Ma, nel contempo, è cosciente della necessità di evitare situazioni di squilibrio economico persistente nella gestione delle aziende affidatarie - fanno presente i tecnici di Palazzo Celio, sede della Provincia di Rovigo, derivante dalla cronica impossibilità di raggiungere il rapporto minimo richiesto dalla normativa regionale del 35% di copertura dei costi con i ricavi da traffico e che, conseguentemente, penalizza da anni le aziende medesime nella determinazione dei corrispettivi regionali ad esse assegnati». La gestione del servizio di trasporto in Polesine, insomma, si conferma come una delle più difficili sul fronte dei servizi pubblici.
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci