Poche ore di zona bianca e riecco le notti dello sballo: subito le ordinanze anti-alcol

Mercoledì 9 Giugno 2021 di Giuseppe Babbo e Lina Paronetto
La Polizia locale di Treviso consegna ad un esercente l'ordinanza anti-alcol
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VENEZIA-TREVISO - La fine del coprifuoco, la riapertura dei locali ma soprattutto il ritorno di situazioni potenzialmente esplosive. Il Veneto passa in zona bianca, si riaccende la movida ma nelle città si ripresentano i soliti problemi di decoro e ordine pubblico. Quanto basta per far dimenticare in poche ore la tregua forzata imposta dal Covid tra chiusure e limitazioni di orari. E non è un caso se i sindaci di alcune città del Veneto stanno correndo ai ripari studiando misure di contenimento e ordinanze anti-alcol. Del resto sono bastate solo poche ore per riportare d'attualità problemi irrisolti da anni, con tra ubriachi molesti, danneggiamenti, risse e schiamazzi.

Senza dimenticare le ripetute violazioni delle norme anti-covid che comprendono ancora il divieto di assembramento e l'uso delle mascherine.

A Treviso il Comune ha disposto un provvedimento per limitare il consumo di alcol. E sulla stessa scia si sta muovendo l'amministrazione comunale di Jesolo, città che sta diventando un po' il simbolo (non richiesto) di molti eccessi. Ed è per questo che lunedì scorso il sindaco Valerio Zoggia, preoccupato per il quanto mai probabile assalto di giovani che ci sarà nel prossimo weekend, il primo senza limitazioni di orario, ha inviato in prefettura la bozza dell'ordinanza anti-alcol che il Comune punta ad introdurre già da sabato prossimo. Un modo per ottenere dal Prefetto la condivisione del provvedimento che rischia di diventare alquanto impopolare, soprattutto dopo mesi di forti restrizioni, ma al tempo stesso assolutamente necessario visti gli episodi degli ultimi giorni dieci giorni.

Ma questo vuole essere anche un modo per blindare l'ente rispetto ad eventuali ricorsi proposti da qualche privato, e per mettere a disposizione degli altri comuni lo stesso provvedimento nel caso di problemi analoghi. L'idea è quella di vietare il consumo di alcolici, di qualsiasi gradazione, in ogni piazza e via pubblica, nella fascia oraria compresa tra le 20 e le 6 del giorno successivo. A Jesolo del resto i problemi non sono mancati nemmeno nelle ultime ore. Lunedì scorso, nella prima notte senza coprifuoco in piazza Mazzini si sono registrate le solite tensioni con un gruppo di giovani che ha danneggiato la terrazza dello storico bar Roma. Attento il sindaco Valerio Zoggia: «Attendiamo di essere ricevuti dal Prefetto sono le sue parole l'ordinanza è pronta, dobbiamo solo limare gli orari di attuazione. Siamo preoccupati per quello che potrà accadere, ci auguriamo di applicarla già da sabato».


TREVISO BLINDA L'AREA CRITICA
A Treviso è già scattata l'ora dell'ordinanza anti-alcol, fatta su misura per la zona di via Roma, tra la stazione ferroviaria e quella delle corriere. Da sempre è l'area più critica della città. Nelle ultime settimane si sono moltiplicati gli episodi di risse e schiamazzi che hanno costretto le forze dell'ordine a più di un intervento. Il Comune ha deciso di affrontare la situazione di petto. Prima ha predisposto un presidio fisso della polizia locale, che già ha avuto un primo effetto deterrente. Poi il sindaco Mario Conte ha deciso di firmare un'ordinanza che vieta per un mese la vendita e la somministrazione di sostanze alcoliche in tutta la zona dalle 14 alle 3 di mattina e obbliga i negozi a chiudere alle 19. Ieri il provvedimento è stato notificato a tutti i commercianti. Verso mezzogiorno gli agenti della polizia locale sono passati in ogni bar, pub ed esercizio commerciale a consegnare copia del testo dell'ordinanza: «Da parte degli esercenti c'è stata grande collaborazione e comprensione circa la volontà perseguita dall'amministrazione di azzerare anche quei singoli ed occasionali episodi di degrado urbano che possono minare la tranquillità dei residenti» ha spiegato il comandante della polizia locale Andrea Gallo. Il sindaco Conte, infine, avvisa: «Il messaggio è che non intendiamo tollerare situazioni che poi possono sfociare in risse o atti vandalici. O c'è responsabilità da parte di tutti, in primis i gestori, oppure come amministrazione si decide di intervenire in modo importante: per noi è fondamentale garantire la sicurezza».
 

Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 09:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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