Luca Zaia e il dopo elezioni. Dieci giorni per la giunta tra nomine e dimissioni

Sabato 26 Settembre 2020 di Alda Vanzan
Luca Zaia e il dopo elezioni. Dieci giorni per la giunta tra nomine e dimissioni

Nuovo consiglio e nuova giunta regionale del Veneto: per avere entrambi gli organismi bisognerà attendere almeno il 7 ottobre. Sempre che non ci siano ricorsi.

Dopo aver catechizzato i suoi 34 eletti leghisti nella riunione dell'altro pomeriggio al K3 a Treviso, convocata via WhatsApp a notte fonda per evitare anticipazioni sui giornali, il riconfermato governatore Luca Zaia ha rinviato alla settimana prossima gli incontri con gli alleati di Fratelli d'Italia e di Forza Italia. Il tema sarà: rapporti di forze, composizione della giunta, incarichi nell'assemblea legislativa, vale a dire presidenze di commissione.

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Gli azzurri di Michele Zuin potrebbero ottenere una presidenza di commissione, i Fratelli di Giorgia Meloni un assessorato. Il toto-giunta è coperto dal più stretto riserbo, anche perché Zaia è solito fare gli annunci a cose fatte, anche se qualche indicazione c'è. La prima: chi ha ben lavorato, si è dimostrato sul pezzo e, soprattutto, non ha creato problemi può contare sulla riconferma. I nomi sono quelli di Manuela Lanzarin a Sanità e Sociale, Gianpaolo Bottacin a Protezione civile e Ambiente, Elisa De Berti a Infrastrutture e Trasporti. Poi ci sono gli indiscutibili, punti di riferimento più nel partito (con valanghe di like sui social) che a Palazzo Balbi, destinatari di vagonate di preferenze: Roberto Bulldog Marcato. Ci sono i cambi: a Venezia, anche se Gianluca Forcolin potrebbe essere ripescato come assessore esterno, eventualità non ancora del tutto esclusa, se la gioca Francesco Calzavara. A Treviso partita aperta tra l'uscente Federico Caner (l'altro giorno bonariamente ripreso perché al K3 è arrivato con una mezzoretta di ritardo), Alberto Villanova e Marzio Favero (questi ultimi due dati per papabili alla Cultura). A Rovigo Cristiano Corazzari pare aver recuperato posizioni, ma più che altro per questioni geografiche. Le stesse questioni geografiche che a Vicenza potrebbero imporre una scelta tra Manuela Lanzarin, Roberto Ciambetti (probabilmente riconfermato a Palazzo Ferro Fini), Nicola Finco (fino a ieri solo capogruppo). Padova si aspetta un secondo assessore oltre a Marcato (nella trascorsa legislatura era Giuseppe Pan) e lo stesso dicasi di Verona (che aveva Luca Coletto). Il decimo assessore sarà un FdI, in ballo Elena Donazzan.
 

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I TEMPI
La proclamazione degli eletti da parte della Corte d'Appello è attesa per giovedì 1° ottobre.
A quel punto potrebbero scattare eventuali ricorsi (si parlava di carte bollate nel M5s per essere stato escluso dalla ripartizione dei seggi, ma c'è anche la posizione di Nazzareno Gerolimetto escluso per 7 voti a vantaggio della new entry Stefano Busolin). Appena avuta la proclamazione degli eletti, il presidente del consiglio regionale uscente Roberto Ciambetti ha 10 giorni di tempo per convocare l'assemblea con un preavviso di 5 giorni. Ipotesi: il 1° ottobre la proclamazione, il giorno stesso la convocazione, cinque giorni di preavviso a partire dal 2 ottobre, il 7 la seduta di insediamento. Con o senza assessori? È uno dei nodi che saranno affrontati lunedì dagli esperti di Palazzo Balbi e di Palazzo Ferro Fini: teoricamente, infatti, Zaia, potrebbe nominare già il 1° ottobre i 10 assessori (deve farlo entro dieci giorni dalla proclamazione) firmando i decreti di nomina così che il 7 ottobre in consiglio subentrino i primi dei non eletti visto che la nuova norma prevede che chi fa l'assessore deve dimettersi da consigliere. Secondo alcuni, però, sarebbe preferibile - anche per evitare successive carte bollate - insediare il consiglio con i 51 eletti usciti dalle urne e procedere alle surroghe nella successiva seduta di lì a qualche giorno. La ratio è semplice: se a un certo punto della legislatura Zaia dovesse liquidare un assessore, questi tornerebbe a fare il consigliere e chi aveva preso il suo posto, cioè il primo dei non eletti, andrebbe a casa. Proprio per questo l'insediamento dei consiglieri eletti non sarebbe una formalità.

Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 15:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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