West Nile, scatta il piano (se non piove): si parte dalle aree più colpite

Sabato 1 Settembre 2018 di Raffaella Ianuale
West Nile, scatta il piano (se non piove): si parte dalle aree più colpite

VENEZIA - Sarà organizzato in tre fasi e partirà martedì 4 settembre, purché il giorno prima non abbia piovuto. Altrimenti l'inizio slitterà al primo periodo senza precipitazioni. Dopo i 214 casi di Febbre del Nilo finora accertati in Veneto e gli otto decessi, la Regione ha redatto il Piano straordinario di disinfestazione dalle zanzare che provocano il diffondersi del virus. Il tempo richiesto per debellare larve e insetti adulti è di un paio di settimane e il costo è di 500mila euro. In questo modo la Regione Veneto dà una risposta ad uno scenario carente: dei 512 Comuni veneti, circa 200 non hanno elaborato alcun Piano di disinfestazione ordinaria necessario per abbattere le cause responsabili dell'infezione. Si partirà dai territori maggiormente colpiti dal virus, quindi dalle Ulss Polesana, Euganea e Scaligera. In un secondo momento la disinfestazione si allargherà ai Comuni in cui ci sono stati casi di contagio e solo alla fine il Piano verrà esteso all'intero territorio regionale.

IL VIRUS Il virus West Nile, comparso in Veneto nel 2008, è trasmesso all'uomo dalle zanzare del genere Culex infette che pungono prevalentemente nelle ore crepuscolari e notturne. L'infezione quasi sempre decorre nell'uomo in modo asintomatico. Nel 20 per cento dei casi possono verificarsi sintomi di lieve natura come febbricola, mal di testa, nausea, vomito, eruzioni cutanee (febbre West Nile - Wnf). In una piccola percentuale di episodi, specie nelle persone anziane e debilitate, si possono presentare febbre alta, debolezza muscolare e complicanze neurologiche come encefalite (Malattia neuroinvasinva Wnnd). Ci sono poi, ma si parla di piccoli numeri, i donatori o i casi asintomatici (Wnd).

I NUMERI Sono 214 i casi accertati in Veneto aggiornati al 28 agosto. I territori maggiormente colpiti sono quelli dell'Ulss 6 Euganea, con 80 pazienti contagiati (di cui 12 con malattia neuroinvasiva), dell'Ulss 9 Scaligera con 40 casi (di cui 10 gravi) e dell'Ulss 5 Polesana con 33 episodi (10 gravi). Seguono nella graduatoria delle priorità l'Ulss 3 Serenissima con 23 episodi, l'Ulss 2 Marca Trevigiana con 19 casi, l'Ulss 4 Veneto Orientale con 12, l'Ulss 8 Berica con 6 ed infine Ulss 7 Pedemontana con 1 caso. Per ora assente dalla lista l'Ulss 1 Dolomiti (Belluno) dove non ci sono stati contagi.

L'INTERVENTO Nell'ordine verranno coinvolti dal Piano di disinfestazione della Regione Veneto nella prima fase i 75 Comuni che gravitano su Ulss 6 (Padova), Ulss 9 (Verona), Ulss 5 (Rovigo). La seconda fase coinvolgerà invece Ulss 3 Serenissima (città metropolitana di Venezia), Ulss 2 (Treviso), Ulss 4 (parte della città metropolitana di Venezia), Ulss 8 (Vicenza), Ulss 7 (Vicenza). Per ogni azienda sanitaria i Comuni sono stati suddivisi in tre classi: la prima con almeno due casi di infezione, la seconda con un episodio, la terza esente da infetti. La situazione può comunque cambiare di giorno in giorno, quindi qualora in territori finora indenni si palesasse qualche episodio di positività la fase di priorità cambierebbe.

IL TRATTAMENTO La disinfestazione delle larve si concentra su tombini e fossati. Mentre gli interventi sulle zanzare adulte interessano parchi pubblici, scuole e in generale aree attrezzate. La cittadinanza dovrà essere informata con almeno 24 ore di anticipo. «La Regione si fa carico della salvaguardia della salute dei cittadini e interviene a fronte delle richieste di aiuto espresse da molti Comuni che, secondo la legge nazionale, devono accollarsi gli oneri della disinfestazione - spiega l'assessore veneto alla sanità Luca Coletto - a questo intervento straordinario seguirà una programmazione regionale con la quale supporteremo i Comuni, mettendo anche a disposizione l'esperienza dell'Azienda Zero in materia di acquisti centralizzati».

 

Ultimo aggiornamento: 15:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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