Violenze domestiche durante la quarantena: la App per chiedere aiuto

Domenica 29 Marzo 2020
VIOLENZE L app YouPol della Polizia di Stato si aggiorna, permettendo di segnalare anche le violenze domestiche
PADOVA - Non solo bullismo e spaccio di stupefacenti. In tempo di Coronavirus, con la gente costretta a restare a casa, anche la polizia si adegua e integra la sua App con la possibilità di segnalare reati di violenza domestica. Modalità e caratteristiche di questo servizio di pronto intervento rimangono le stesse già utilizzate contro bullismo e spaccio di droga nelle scuole, consentendo di trasmettere in tempo reale messaggi e immagini agli operatori della polizia impegnati nei servizi di emergenza.  

Le segnalazioni sono automaticamente geo-referenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. È inoltre possibile dall’App denominata YouPol chiamare direttamente il servizio di emergenza 112. Nei casi in cui il Nue non fosse ancora attivo, risponderà la sala operativa 113 della questura, dove comunque arriveranno tutte le chiamate. Per chi non volesse registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di effettuare la segnalazione in forma anonima. In tal modo tutti i testimoni diretti o indiretti, ad esempio i vicini di casa, potranno segnalare il fatto inviando un messaggio anche con foto e video.

L'App, nata dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese, è facilmente installabile su tutti gli smartphone e tablet accedendo alle piattaforme per i sistemi operativi IOS e Android
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