Il Veneto torna bianco da lunedì 7: cosa cambierà e quali divieti decadono

Sabato 5 Giugno 2021 di Alda Vanzan
Zona bianca, da lunedì cosa cambia
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VENEZIA - Adesso è ufficiale: il Veneto, assieme ad Abruzzo, Liguria e Umbria, da lunedì 7 giugno passa in zona bianca.

Per la terza settimana consecutiva queste quattro Regioni si sono infatti mantenute sotto le soglie critiche e quindi possono dirsi promosse. «Se la tendenza prosegue così, per la seconda settimana di giugno tutta l'Italia si troverà in zona bianca», ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.

Nel caso del Veneto, i dati esaminati ieri dalla cabina di regia e che hanno dato il via libera all'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza sono stati i seguenti: l'Rt, ovvero l'indice che indica quante persone possono essere, in media, contagiate da una sola, è sceso a 0,64 (la media italiana è passata da 0,72 a 0,68, sotto il limite di 1 e quindi con classificazione a rischio basso); l'incidenza dei casi settimanali è 19 ogni 100mila abitanti (il limite per diventare bianchi è di essere sotto 50); il tasso di occupazione sia delle terapie intensive che delle aree non critiche è 5% (le soglie sono rispettivamente 30% e 40%). Veneto, Abruzzo, Liguria e Umbria vanno così ad aggiungersi alle prime regioni diventate bianche lunedì scorso, ovvero Friuli Venezia Giulia, Molise, Sardegna.

IL DECALOGO

«La zona bianca è il primo obiettivo che volevamo raggiungere», ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia che ha annunciato una ordinanza ricognitiva, una sorta di vademecum per spiegare nel dettaglio ai cittadini cosa sarà e cosa non sarà consentito dalla prossima settimana. «Faccio notare che siamo i primi tra le grandi Regioni a entrare in zona bianca», ha puntualizzato il governatore. Anche il bollettino di ieri mattina ha registrato buoni dati: «Abbiamo avuto 121 nuovi contagi Covid nelle ultime 24 ore trovati sulla base di 28.720 tamponi, per una incidenza dello 0,42%». Il bollettino serale ha confermato il trend: 142 casi dalla sera precedente, 4 decessi, ulteriori dimissioni ospedaliere dove ora i ricoverati sono 516 nelle aree non critiche (-15) e 68 nelle rianimazioni (-5).
Per le Regioni che passano dalla zona gialla alla zona bianca è previsto un allentamento delle misure restrittive, con la riapertura anticipata di alcune attività e l'abolizione del coprifuoco sin da subito, senza dover aspettare la data del 21 giugno. In zona bianca le uniche regole che devono essere sempre applicate sono quelle riguardanti le mascherine e il distanziamento, oltre al necessario rispetto dei protocolli redatti per ogni singola attività economica e sociale.

LE APERTURE

Giusto per farsi un'idea ecco cosa è stato riaperto da lunedì scorso in Friuli Venezia Giulia, una delle prime Regioni bianche: parchi tematici e di divertimento, anche temporanei (attività di spettacolo viaggiante, parchi avventura e centri d'intrattenimento per famiglie); piscine al chiuso; centri benessere e termali; feste private anche conseguenti alle cerimonie civili e/o religiose all'aperto e al chiuso; fiere (comprese sagre e fiere locali), grandi manifestazioni fieristiche, congressi e convegni; eventi sportivi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso; sale giochi e scommesse, sale bingo e casinò; centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; corsi di formazione. Ripartenza anticipata anche per le cerimonie, come le feste e i matrimoni, a cui si potrà accedere se si sarà in possesso del Green pass.

BAR E RISTORANTI

Dalla settimana prossima, grazie alla collocazione in fascia bianca, nei bar, nei ristoranti e nelle altre attività di ristorazione sarà dunque possibile consumare cibi e bevande al loro interno senza limiti orari. Per quanto riguarda il numero dei commensali, la proposta era di non mettere limiti all'aperto e di arrivare invece a un massimo di sei persone al chiuso o comunque due nuclei familiari.

SPOSTAMENTI

A chi si trova in zona bianca sono consentiti i seguenti spostamenti: senza limiti relativi agli orari o ai motivi dello spostamento, verso altre località della zona bianca; senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; verso località della zona gialla, senza doverne giustificare il motivo, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario; verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso del Green pass.
 

Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 10:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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