VENEZIA «Ennepi.
GLI ELENCHI
Chi sono i vulnerabili? L'elenco delle patologie così classificate si trova nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale numero 72 dello scorso 24 marzo. E è un elenco lungo: malattie respiratorie, neurologiche, diabete, grave obesità, immunodeficienze, trapiantati. E poi persone con la sindrome di Down, disabili gravi, malati epatici. Quando il Veneto, il 1° aprile, ha aperto le prenotazioni attraverso il portale regionale, per giorni ci sono state lamentele e proteste perché tanti disabili e vulnerabili non riuscivano a prenotare a causa dei codici fiscali che non venivano riconosciuti. Poi era stato consentito di forzare il sistema. E quando, finalmente, tutto pareva procedere, si è verificato lo stop: le persone hanno smesso di prenotare. Il motivo? «I posti ci sono, per loro abbiamo slot dedicati, eppure è così», ha detto Zaia.
I DATI
La vaccinazione non è obbligatoria, chiunque può decidere di non farla. Ma sorprende che il dato più basso sia quello delle persone più vulnerabili. I dati aggiornati a domenica notte vedono in testa gli over 80: ben il 97,4% ha avuto almeno una dose. Seguono i settantenni, 83,7%. Quindi i sessantenni, 69,8%. I cinquantenni sono a quota 28,1%. Per queste ultime tre fasce di età, il presidente Zaia ha aggiornato i dati inserendo, oltre a chi ha già avuto almeno la prima dose, anche si è prenotato. Per la fascia 60-69 anni si arriva così al 78%, per i 50-59 anni al 65%, per i 40-49 anni al 41%.
I numeri assoluti - relativi a tutte le categorie, non solo anagrafiche - si trovano nel report del Governo: over 80 547.071; soggetti fragili e caregiver 298.106; operatori sanitari e sociosanitari 277.387; personale non sanitario impiegato in strutture sanitarie e in attività lavorativa a rischio 72.895; ospiti delle strutture residenziali 84.162; fascia 70-79 anni 419.324; fascia 60-69 anni 328.592; personale scolastico 105.286; comparto difesa e sicurezza 21.436; altro 169.158.
IL PRIMATO
Complessivamente il Veneto ha somministrato 2.323.417 e rimane in testa, a livello nazionale, per utilizzo dei vaccini rispetto a quelli ricevuti: 95,2%.
Ma ci sono le seconde dosi? Zaia ha rassicurato: «Le fiale per i richiami ci sono. Per il momento».