E' ufficiale, Veneto e Friuli (a sorpresa) gialli da lunedì 1 febbraio. Zaia: non illudiamoci, la sfida non è finita

Venerdì 29 Gennaio 2021
Il Veneto torna zona gialla da domenica 31
17

VENEZIA - E' ufficiale, è sicuro: il Veneto torna zona gialla da lunedì 1 febbraio (e non domenica 31 gennaio, il ministero ha chiarito alle ore 20 che la fascia gialla non scatta da domenica ma da lunedì).

Colpo di scena: anche il Friuli Venezia Giulia torna in fascia gialla. Una sorpresa, quella relativa al Fvg, in quanto tutte le indiscrezioni, anche quelle del primo pomeriggio, davano il Fvg in arancione fino al 7 febbraio.

Per il Veneto invece tutto secondo previsioni alla luce del costante miglioramento dei parametri sanitari del Covid-19 delle ultime settimane.

Lo ha annunciato il ministro Speranza nella conferenza stampa delle ore 18.30. L'ordinanza verrà firmata al più presto. Domenica 31 è dunque l'ultimo giorno di zona arancione. Fino a domenica restano in vigore i provvedimenti oggi in essere. 

Le nuove zone

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dall'1 febbraio. Sono in area arancione le Regioni Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano. Tutte le altre Regioni e Province Autonome sono in area gialla, quindi anche la Lombardia conquista la fascia gialla.

Zaia: vera sfida è ancora da combattere

«Le zone non sono un gioco a premi dove si vince o si perde. Dobbiamo prendere atto che siamo ancora nel pieno della pandemia, ed è fuori luogo pensare che sia finita. Non è catastrofismo, ma la presa d’atto di quello che accade, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Il ritorno in area gialla va vissuto da ognuno di noi con responsabilità, evitando gli assembramenti, indossando in modo maniacale la mascherina e igienizzando con grande frequenza le mani, perché in un battibaleno lo scenario potrebbe cambiare in arancio o in rosso, e quindi portare a nuove chiusure»”.

 «Anche se la vita potrà sembrare riavvicinarsi alla normalità come movimentazione complessiva – conclude Zaia – la vera sfida si dovrà combattere ancora, perché se le cose peggiorano, gli ospedali rischiano il collasso, e se vanno in collasso gli ospedali non potranno più essere garantite le migliori cure ai malati covid ma anche a tutti i portatori di altre patologie. Evitarlo è la sfida che tutti noi dobbiamo contribuire a vincere. Perderla si tradurrebbe in malattia per le singole persone e nel collasso per gli ospedali».

Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 12:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci