Elezioni regionali, il ritorno degli (ex) Zaia-boys

Lunedì 27 Luglio 2020 di Angela Pederiva
Elezioni regionali, il ritorno degli (ex) Zaia-boys

C'erano una volta gli Zaia boys. Fedelissimi del governatore Luca Zaia, che all'epoca per loro era ancora il presidente, dal 1998 al 2005 numero uno della Provincia di Treviso, quella che se la vedi, ti innamori, per citare lo slogan coniato all'epoca: un settennato in cui il gruppetto di leghisti trevigiani si era fatto le ossa fra il Consiglio e la Giunta, senza però poi seguire il mentore nella sua scalata istituzionale, con l'unica eccezione di Fabio Gazzabin, diventato capo della sua segreteria prima in Regione, quindi al ministero delle Politiche Agricole, infine di nuovo al Balbi. A tre lustri di distanza, i ragazzi sono anagraficamente cresciuti e sono soprattutto pronti a tornare, candidati il 20 e 21 settembre in una delle tre liste di area Lega.

LE INDISCREZIONI
Curiosamente il ritorno sulla scena degli ex assessori provinciali, probabilmente anche a ricompensa del mancato inserimento nelle liste per le Politiche 2018, si incrocia con il pensionamento del loro ex collega Gazzabin. Ieri è stata ufficializzata la notizia che Gazza, per 25 anni l'ombra di Zaia sul piano dapprima politico e successivamente organizzativo, andrà a riposo dal 1° ottobre e nel frattempo correrà come aspirante sindaco di Arcade, il paese in cui siede in Consiglio comunale dal 1993 e nel quale si tiene il tradizionale Panevin annualmente acceso dal governatore. L'attuale capo di gabinetto punta a raccogliere l'eredità del primo cittadino di cui è stato vice nell'ultimo decennio, il leghista Nico Presti, secondo indiscrezioni a sua volta destinato alle Regionali, probabilmente in quella lista degli amministratori locali su cui venerdì il direttorio della Liga Veneta ha piantato un paletto: saranno ammessi solo sindaci nell'ultimo anno di mandato, per evitare di mettere troppo in crisi i municipi con le elezioni anticipate. «Gira e rigira sorride Gazzabin gli Zaia boys sono di nuovo sulla piazza. Siamo tutti un po' più vecchi, come si vede dal bianco dei capelli, ma evidentemente il presidente si fida ancora di noi. Dopodiché è però il popolo a decidere. Lo dico anche per me stesso, che ora mi candido alle Comunali: se verrò scelto, bene, sennò pazienza».


 

​Elezioni Veneto, ressa di candidati per la sfida impossibile: dietro a Zaia sono già in 7

Si è appena conclusa la legislatura dei record, ma anche la nuova campagna elettorale si annuncia già da primato.

Sono infatti ormai 8 in Veneto i candidati alla carica di governatore e non è escluso che se ne aggiungano degli altri, dal momento che mancano ancora tre settimane buone al deposito delle liste.



IN PISTA
Stando alle voci di Palazzo, sarebbero invece determinati all'ingresso in Consiglio regionale almeno tre suoi ex colleghi. Innanzi tutto Stefano Busolin, che dopo la Provincia venne destinato alla presidenza di Ascotrade e che da mesi si muove da candidato sul territorio, consapevole di correre in un bacino affollato di pretendenti qual è la Marca. Poi c'è Marzio Favero, che da Treviso tornò a Montebelluna per fare il sindaco ed è appena entrato nell'ultimo anno del suo secondo mandato. Quindi ecco Paolo Speranzon, altro ex primo cittadino: a Motta di Livenza, in quell'Opitergino che spesso rivendica una maggiore rappresentanza istituzionale. 

Resta da capire in quale lista entreranno i tre Zaia boys: Zaia Presidente è un obiettivo più facile per le donne che per gli uomini, in virtù della necessità di garantire l'alternanza di genere, per cui paradossalmente potrebbe diventare più abbordabile la Lega. Come vent'anni fa, solo che al tempo era ancora Nord.

Ultimo aggiornamento: 11:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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