Veneto, assunzioni in calo a dicembre ma nel 2022 creati 29.500 posti di lavoro

Martedì 17 Gennaio 2023 di Maurizio Crema
Veneto, assunzioni in calo a dicembre ma nel 2022 creati 29.500 posti di lavoro

Occupazione positiva in Veneto nel 2022 nonostante la frenata nella seconda metà dell'anno con un dicembre negativo che ha visto la flessione delle assunzioni (- 5%) e la perdita di 13.100 posti di lavoro. Il saldo tra assunzioni e cessazioni l'anno scorso è stato pari a 29.500 posti dipendenti in più (record a Padova con 6.900), sotto il ruggente 2021 ma migliore del 2019 pre pandemia. Le assunzioni sono state complessivamente 616.200, in crescita del 14% rispetto allo scorso anno e del 4% sul 2019. Le province dove si sono concentrate di più sono state Venezia (+ 154.100 e + 29%, ha visto un aumento anche a dicembre, mese nero per tutte le altre provincie) e Verona. Andamento particolarmente positivo nel turismo, calzaturiero e occhialeria. Crescono i posti a tempo indeterminato, grazie soprattutto alle trasformazioni. Primo semestre particolarmente positivo (+ 31% di assunzioni), seconda metà anno con reclutamenti analoghi al 2021, mediamente - 2% e toccando a dicembre il valore minimo del - 5%. Perdita fisiologica nel periodo, però superiore sia a quella del 2021 (- 9.700) che al 2019 (- 12.100). «I dati sull'occupazione della nostra regione dimostrano che lo scorso anno il sistema economico del Veneto, nonostante le difficoltà, ha reagito bene. Anzi, la prima parte dell'anno è stata eccezionale», il commento del presidente della Regione Luca Zaia ai dati de La Bussola di Veneto Lavoro: «I dati sull'occupazione confermano le indicazioni sulla crescita del Pil annuale che, secondo le stime di Prometeia, nel 2022 è stata del 4,2%. I segnali di rallentamento dell'autunno sono tutt'ora oggetto di attenzione, ma le evidenze di alcuni settori in ripresa ci fanno ben sperare anche per il 2023». «Segnale particolarmente positivo l'incremento dei contratti a tempo indeterminato commenta l'assessore veneto al lavoro Elena Donazzan -.

Le aziende hanno scelto di investire sulla stabilizzazione del personale. Ed è in aumento l'occupazione femminile (più 17%), elemento sul quale puntiamo molto in prospettiva futura». La crescita 2022 è infatti determinata esclusivamente dai contratti fissi, aumentati di 37.400 unità e del + 26% in termini di domanda di lavoro, grazie soprattutto alle trasformazioni da contratti di apprendistato (+12%) e a tempo determinato (+56%). «Le dimissioni costituiscono il 34% del totale e sono in aumento del 17%, mentre i licenziamenti economici crescono del 45% sul 2021 - sottolinea Veneto Lavoro - quando in parte vigeva il divieto di licenziamento, ma hanno un peso assoluto marginale (24.200)». La crescita occupazionale si è concentrata nel turismo (+ 33% rispetto al 2021), calzaturiero (+ 48%) e occhialeria (+ 26%). L'industria guadagna oltre 15.200 posti, i servizi 14.800, mentre in agricoltura prosegue il calo, con una perdita di 600 posti.


L'AGRICOLTURA NEGATIVA
Dopo Padova, più posti di lavoro creati a Venezia e Verona (entrambe a 5.900 posti in più). Vicenza + 4.800 e Treviso + 4.400. Mille posti in più e assunzioni stabili sul 2021 a Rovigo, 600 posti in più e reclutamenti + 6% a Belluno. Torna l'ottimismo e le dichiarazioni di immediata disponibilità (Did) nel corso dell'anno sono state 140.100, + 12%. A fine dicembre 2022, 315.500 i disoccupati iscritti ai Centri per l'impiego veneti.
 

Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 09:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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