Due ragazzi su tre in Italia sono completamente vaccinati, mentre il 5% ha ricevuto almeno una dose. Sono invece un milione e 243mila (il 27,3%) gli studenti non vaccinati. Sono i dati del report stilato dalla Fondazione Gimbe: la regione più virtuosa è la Sardegna, prima in Italia per vaccinazione dei ragazzi. Il Veneto, seguito dalle Marche, è al vertice per le dosi somministrate al personale scolastico. Fanalino di coda di entrambe le classifiche è la Provincia autonomia di Bolzano: qui il 43,8% dei ragazzi non hanno ricevuto neanche una dose.
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Vaccini a scuola, i dati della fascia 12-19 anni
Secondo Gimbe, il trend della copertura vaccinale con almeno una dose nella fascia 12-19 anni, dopo il netto aumento a inizio giugno, ha progressivamente rallentato a partire dal mese di settembre, quando il valore era ancora inferiore al 70% .
«Questi dati - afferma Renata Gili, responsabile Gimbe della Ricerca sui Servizi Sanitari - dimostrano che sinora non si è verificato il temuto "effetto scuole", sia grazie alla vaccinazione di studenti e personale scolastico, sia per la progressiva copertura vaccinale della popolazione generale: la conseguente riduzione della circolazione virale si riflette in ambito scolastico, anche negli alunni under 12 per i quali non ci sono ancora vaccini autorizzati. Un motivo in più per raggiungere il maggior numero possibile di persone non vaccinate e accelerare la somministrazione delle terze dosi».
Cartabellotta: «Mantenere alta l'attenzione»
«Con l'inverno alle porte e la risalita dei nuovi casi nell'ultima settimana, è indispensabile mantenere alta l'attenzione sulle scuole dove i focolai segnalati dimostrano che l'equilibrio è instabile - ha detto Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe -. Oltre a puntare alle massime coperture vaccinali sia del personale sia degli studenti di oltre 12 anni, occorre parallelamente potenziare gli screening periodici sistematici e implementare interventi di sistema che garantiscano un'adeguata aerazione e ventilazione dei locali a scuola: in particolare nella fascia under 12 dove non sono disponibili i vaccini e in quella under 6 dove non sono utilizzabili nemmeno le mascherine e il distanziamento è inapplicabile».