Piano vaccinale, ecco il calendario della Regione Veneto ma con l'incognita forniture

Domenica 7 Febbraio 2021 di Alda Vanzan
Piano vaccinale, ecco il calendario della Regione Veneto ma con l'incognita forniture
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Dipende tutto dalle forniture. Se arriveranno le fiale, la Regione Veneto anticiperà la vaccinazione alle categorie dei lavoratori essenziali. Ad oggi - 7 febbraio - secondo il piano della Direzione Prevenzione, si dovrebbe cominciare lunedì 22 febbraio con tre tipi di vaccini in base all'età - Pfizer, Moderna, AstraZeneca - ma le aspettative sono ottimistiche, tanto che si sta valutando di far prima. Ma vediamo il piano nel dettaglio secondo quanto comunicato dal direttore della Prevenzione, Francesca Russo, nella circolare inviata ai direttori generali delle Ulss, pur con la precisazione - sottolineata ieri - che dipende tutto dalla fornitura dei vaccini.


OSPEDALI E RSA
Fase 1/A, operatori delle strutture sanitarie, operatori e ospiti delle Rsa: entro il 14 febbraio dovrà essere completato il ciclo vaccinale di tutti i soggetti che hanno già ricevuto la prima somministrazione. Si tratta di circa 60mila persone. Poi ci sono altri 90mila operatori delle strutture sanitarie e operatori e ospiti delle strutture residenziali che stanno aspettando la prima dose del vaccino: la programmazione è che si inizi domani e poi il richiamo dal 1° marzo. Per quanto riguarda le case di riposo, è necessario che per tutti i nuovi ingressi sia completato il ciclo vaccinale.

Quindi, senza vaccino nelle Rsa non si entra.


OTTANTENNI
Fase 1/B, coorte 1941. Tra una settimana inizierà la vaccinazione degli over 80. A partire da lunedì 15 febbraio verranno convocati - le lettere sono già partite - gli anziani nati nel 1941. Complessivamente sono 43.346 persone. Per loro è previsto il vaccino Pfizer con richiamo a partire dall'8 marzo prossimo.

OTTANTADUENNI
Siamo sempre nella fase 1/B: dal 22 febbraio verranno vaccinati gli anziani nati nel 1940. Si tratta di 40.509 soggetti. Per loro la seconda dose è prevista dal 22 marzo. Per questa coorte è previsto il vaccino Moderna. La Direzione Prevenzione ha comunque specificato che la programmazione dovrà tenere conto della disponibilità delle dosi, anche in considerazione della sovrapposizione temporale per il completamento della vaccinazione prevista dalla fase 1/A, pianificando gli inviti nel rispetto del totale delle dosi disponibili per la singola azienda Ulss nella settimana di riferimento.


ONCOLOGICI
Qui siamo nella fase 2. Dal 22 febbraio, con richiamo dal 22 marzo, e sempre con Moderna, è prevista la vaccinazione per i malati oncologici. Non si hanno stime sul numero dei soggetti che saranno invitati a presentarsi. In questo caso le operazioni di vaccinazione saranno eseguite dai vari servizi di Oncologia.


SERVIZI ESSENZIALI
Sempre fase 2. Per agenti di polizia, insegnanti, dipendenti delle Poste, commessi, ossia per tutti quelli che svolgono i cosiddetti servizi essenziali, il piano della dottoressa Russo prevedeva l'avvio della vaccinazione per il 22 febbraio con Pfizer, Moderna o AstraZeneca a seconda dell'età dei soggetti. Per quanto riguarda il richiamo, la data dipenderà dal vaccino utilizzato. L'obiettivo è di anticipare i tempi.


82 E 83 ANNI
È la prosecuzione della fase 1/B, solo che viene programmata più in là e comunque in date sempre da confermare. I nati nel 1939, cioè quelli che quest'anno compiranno 82 anni - in tutto 35.674 persone - saranno invitate dalle rispettive Ulss a presentarsi dall'8 marzo. Per loro vaccini Pfizer o Moderna. Idem per i nati del 1938, cioè gli ottantatreenni, complessivamente 31.779 soggetti, che saranno invitati a partire dal 15 marzo.


TRAPIANTATI
Assieme a oncologici e servizi essenziali, nella fase 2 sono stati inseriti anche i soggetti ad alto rischio come i trapiantati o chi è in attesa di trapianto. Per loro la vaccinazione inizierà dal 15 marzo.


60-79 ANNI
La popolazione di età compresa tra i 60 e i 79 anni (ma bisognerebbe considerare anche la fascia 56-60 dal momento che AstraZeneca è consigliato solo per gli under 55) non è inserita nella tabella inviata alle Ulss. Per queste persone la vaccinazione è prevista successivamente o in contemporanea, in funzione della disponibilità del vaccino.

L'unica cosa certa è che si partirà dai 79enni (i nati nel 1942) e si proseguirà verso le coorti più giovani.
 

Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 10:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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