Turismo, l'assessore regionale Caner: «Assurdo consentire i viaggi all'estero. Il governo si muova in sede Ue»

Martedì 30 Marzo 2021 di Redazione Web
Federico Caner

Le proteste per i viaggi all'estero arrivano anche dal Veneto. «Ho già contattato il ministro del turismo Massimo Garavaglia che si sta già muovendo presso le sedi europee competenti. La reazione dei nostri albergatori è più che comprensibile. Consentire in questa fase i viaggi all'estero è del tutto inaccettabile. Non è possibile chiedere a italiani e veneti l'ennesimo sforzo anche per queste vacanze di Pasqua e consentire di raggiungere un qualsiasi aeroporto per prendere un volo e andare in località turistiche al di fuori del Paese. Lo stesso dicasi per i porti: viene vietata la visita ai parenti nella zona rossa, ma paradossalmente, è possibile prendere una nave da crociera e dirigersi verso Malta». Così l'assessore al turismo della Regione del Veneto Federico Caner in merito alla questione dei viaggi verso l'estero, mentre restano per effetto delle misure di contenimento del virus, proibiti i viaggi tra Regioni. «In questo modo andiamo incontro a due tipi di rischi: il primo è di aprire le porte, mentre è in corso la campagna vaccinale, a possibili contagi di ritorno. Bene in questo senso il correttivo annunciato questa mattina dal ministro Speranza che dispone per arrivi e rientri da Paesi dell'Unione Europea, tampone in partenza e quarantena di 5 giorni con ulteriore tampone al termine. Il secondo è di danneggiare i nostri operatori che attendono la ripresa da oltre un anno», spiega.
«Ritengo invece che, anche alla luce di quanto sta accadendo, sia necessario dare quanto prima un segnale al settore e in generale al mondo economico con l'introduzione già nel decreto di domani dell'automatismo verso la zona gialla. Questo consentirebbe ad alcune Regioni, compatibilmente con lo scenario epidemiologico, di poter tornare, già a partire dalla metà del mese di aprile, alla riapertura di bar e ristoranti. Un modo per ridare fiato alle nostre attività. L'obiettivo, come ha detto anche il ministro al turismo Garavaglia, è di tornare a garantire al più presto anche la mobilità interna, accelerando sul piano vaccinale. In questo modo favoriamo gli spostamenti all'interno dei confini nazionali», avverte.
Caner guarda poi alle azioni da mettere in campo in vista della ripartenza: «Sarà fondamentale, come ho avuto modo di dire al ministro, puntare su una campagna di comunicazione che sappia comunicare l'Italia e il Veneto come aree Covid safe.

Un progetto al quale come Regione stiamo già lavorando. Ci aspettiamo - chiude l'assessore - che l'estate segni davvero la ripresa per il settore. A luglio e agosto nell'anno orribile del Covid gli arrivi di turisti italiani in Veneto erano addirittura aumentati rispettivamente del 3,2 e del 10% rispetto all'anno precedente. Sono certo che sapremo fare bene anche quest'anno».

La lettera
Egregio assessore Caner - scrive il responsabile della Confesercenti vicentina -  desidero attirare la sua attenzione in merito all'attuale situazione del turismo in Veneto e in generale in tutta Italia. Molte decisioni che sono state prese in questa ultima settimana ci risultano incomprensibili e male si coniugano con le difficoltà di chi opera nel turismo. Siamo in zona rossa e non sono possibili spostamenti tra regioni ma sono consentiti gli spostamenti da e per gli aeroporti al fine di agevolare le vacanze all'estero. Così anche per quanto riguarda gli spostamenti per gli imbarchi nelle navi da crociere nel mediterraneo. Altri paesi europei invece rispondono alle difficoltà interne promuovendo il turismo nazionale e sconsigliando gli spostamenti all'estero. La Gran Bretagna addirittura, primo paese per vaccinazioni in Europa, comunque si tutela e multa di 5000 sterline chiunque esca dal territorio nazionale senza un valido motivo. La Grecia ha dichiarato di essere pronta ad accogliere da metà maggio in “Covid free” attraverso nuovi protocolli di tutela del turista e con la vaccinazione prioritaria degli operatori del turismo. A nome della categoria extra alberghiera le esprimo, oltre l'enorme difficoltà in cui ci troviamo, la richiesta di un cambio di tattica, in quanto quella di attesa usata fino ad ora sta dimostrando molti limiti.
Se non siamo capaci di essere in anticipo, in questo che si presenta come un prossimo scontro all'ultimo turista nello scenario europeo, almeno giochiamo in difesa senza possibilmente mirare nella porta sbagliata. Abbiamo parlato di necessità di turismo di prossimità per evitare il più possibile contatti tra le persone e mandiamo invece i concittadini all'estero? Compagnie aeree estere e tour operator esteri ringraziano ma gli operatori veneti cosa devono fare? Le siamo a chiedere pertanto un incontro per approfondire tali temi e nel contempo siamo a proporle anche le seguenti azioni a mio avviso necessarie: – priorità vaccinale agli operatori della categoria turismo – un protocollo di sicurezza promosso anche all'estero per supportare la sicurezza delle nostre strutture – promozioni locali a supporto del turismo con ad esempio biglietti omaggio di musei o mostre pubbliche da distribuire a chi soggiorna per più di due notti in una struttura ricettiva – aperture agli spostamenti da metà Aprile e non da fine aprile per recuperare le date del 25 aprile 1 maggio usualmente utilizzate per delle piccole vacanze primaverili. 

Ultimo aggiornamento: 15:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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