"Sblocca Italia" apre alle perforazioni
Croazia già al lavoro e Zaia attacca

Sabato 8 Novembre 2014
"Sblocca Italia" apre alle perforazioni Croazia già al lavoro e Zaia attacca
VENEZIA - Le trivellazioni in Adriatico inquietano il Veneto. La possibilità che a poche chilometri dalle coste, "salvadanaio" del turismo locale, si trivelli, per il presidente del Veneto, Luca Zaia, è inaccettabile al punto di considerarle «innegoziabili» e minacciare le barricate.



«Lo Sblocca Italia apre alle trivellazioni in Adriatico? - osserva Zaia -. A chi dice che decidano le Regioni il Veneto risponde già con un no sonoro e non negoziabile. Siamo pronti a fare le barricate, al fianco dei nostri operatori turistici e dei nostri cittadini ai quali, nel nome del business della lobby della trivella, si rischia di far cedere la terra sotto i piedi» Zaia annuncia quindi una battaglia senza quartiere in tutte le sedi possibili contro la possibilità che vengano autorizzate trivellazioni in Adriatico. «Gli studi in nostro possesso sono inequivocabili - rileva - e li conoscono anche loro: trivellando di fronte alle coste venete rischierebbe di creare un catastrofico fenomeno di subsidenza. Vogliono mandare a fondo Venezia prima del tempo? - si chiede -. Vogliono cancellare 120 chilometri di spiagge che accolgono 32 milioni di turisti l'anno e portano 17 miliardi di fatturato? Devono solo provarci e capiranno una volta in più di che pasta sono fatti i Veneti e la loro Regione».



«Dicono che tanto in Croazia lo fanno già - spiega Zaia - e così ammettono l'ennesima sconfitta di un Governo che sta gestendo il semestre di presidenza europea con il tasso di autorevolezza sotto zero. Renzi, se non ne ha avuto il coraggio con la Merkel, almeno abbia la dignità di alzare la voce con la Croazia e di lottare contro un vero e proprio scempio ambientale che riguarda tutto il Mare Adriatico, non solo le nostre coste».

«Ai nostri operatori turistici - conclude Zaia - dico chiaro e forte che la Regione è al loro fianco. Uniamo le forze, questa battaglia va vinta nell'interesse anche delle nostre future generazioni».

E una bacchettata al governo arriva anche dal presidente di Confturismo Veneto Marco Michielli che lo Governo a imporre alle società di estrazione di stipulare un'assicurazione su Venezia e la sua costa con i Lloyds di Londra. «Danno il via libera alle trivellazioni? Non vogliono essere da meno della Croazia? Lo vogliono proprio fare? Bene: si accertino - dichiara Michielli - che le Compagnie stipulino un'assicurazione a tutto campo, da quello ambientale a quello legato alle imprese turistiche, contro i danni derivanti dalle estrazioni. Non possiamo permettere che rischi reali quali l'inquinamento delle acque e fenomeni di subsidenza mettano a repentaglio quella che è la prima economia della nostra regione e del Paese». Per Confturismo, «non si può essere così incoscienti, miopi e scellerati da pensare che rischi di questa portata possano essere facilmente controllabili. La subsidenza è un pericolo reale, sarebbe un disastro per le nostre coste e annienterebbe il turismo balneare, già provato dalla crisi economica, da una stagione con fatturati in forte perdita e dalle mareggiate di questi giorni».
Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 08:13

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