Duello sui test anti-Covid, Clementi: «Confermo il mio parere sullo studio di Crisanti»

Sabato 7 Gennaio 2023 di Angela Pederiva
Duello sui test anti-Covid, Clementi: «Confermo il mio parere sullo studio di Crisanti»

VENEZIA - È uno scontro fra scienziati: Massimo Clementi è professore emerito al San Raffaele di Milano, Andrea Crisanti si è appena dimesso da docente ordinario dell'Università di Padova e ora è senatore del Partito Democratico. Il primo ha definito «imbarazzante» la versione iniziale dello studio sui tamponi rapidi firmato dal secondo, che per contro l'ha accusato di non aver «mai, mai, mai» revisionato il suo lavoro, bensì di aver fornito al presidente Luca Zaia un commento negativo poi finito in Procura. Il fondatore della Società italiana di virologia ribadisce quanto già dichiarato al Gazzettino: «Ho scritto il parere per la rivista e ho inviato la relazione al governatore. Ma lo dico senza polemica, perché vorrei chiudere qui una vicenda che credo non interessi a nessuno, se non a chi ama la verità».

LA PIATTAFORMA
Clementi fa una premessa: «Crisanti ormai non è più un professore, è una persona che fa politica e che in questi ultimi giorni è stata un po' sotto stress, per cui forse ha fatto confusione sui vari momenti della vicenda. Ciò detto, vorrei restare sui fatti, senza giochi di fumo. La prima versione del suo lavoro è comparsa nel marzo del 2021 sulla piattaforma MedRxiv e quindi è stata vista da tutto il mondo. Dopodiché gli autori l'hanno sottomessa, cioè ne hanno proposto la pubblicazione, ad almeno 5 o 6 riviste internazionali di buon livello, finché a marzo del 2022 è stato mandato a Nature Communications». Crisanti l'ha confermato, precisando però che di non aver suscitato l'interesse delle altre riviste, da cui non ha ricevuto alcun riscontro di revisione. «L'unica rivista che l'ha mandato ai referee è Nature Communications», ha detto nell'intervista, alludendo alla definitiva pubblicazione nell'ottobre scorso. Ecco il passaggio cruciale. «Quella prima versione ha girato per un anno spiega Clementi tanto che un editor per cui svolgo peer review me l'ha mandata e mi ha chiesto di scrivere un parere. Così in effetti ho fatto e confermo il mio giudizio sulla sua debolezza scientifica. Successivamente ho avuto il contatto con Zaia e gli ho detto che avevo dato un parere sostanzialmente negativo alla rivista che me l'aveva commissionato. Il governatore mi ha domandato se potevo formalizzargli le mie conclusioni in una relazione e l'ho fatto, ovviamente a titolo gratuito, perché sono una persona libera». Le sue osservazioni, che contestavano l'esistenza di un nesso di causalità tra l'utilizzo dei test antigenici e l'incremento della mortalità, sono così state allegate al dossier trasmesso alla magistratura da Azienda Zero. «Nel frattempo riprende Clementi il lavoro di Crisanti ha avuto un percorso piuttosto tribolato, finché è stato rivisto nella parte statistica, si sono aggiunti nuovi autori, è stato tolto il riferimento alla mortalità ed è stato cambiato il titolo per la pubblicazione definitiva su Nature Communications».
LA SARDEGNA
Crisanti intanto torna sulla polemica del suo sostegno ai tamponi rapidi Sardi e sicuri: «Nessun preconcetto, il problema è il loro utilizzo. Siccome gli antigenici hanno una minore sensibilità dei molecolari, in un contesto di alta incidenza com'era il Veneto, avevano una bassa capacità di distinguere i veri negativi da quelli falsi. Invece nello scenario epidemiologico della Sardegna hanno funzionato bene».
 

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