Spariscono leone e aquila dalla tessera sanitaria. La Lega: «È un attacco all'autonomia»

Sabato 9 Aprile 2022 di Angela Pederiva
La tessera sanitaria
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VENEZIA - Sulla tessera sanitaria sparisce il leone del Veneto, così come scompare l'aquila del Friuli Venezia Giulia.

Lo prevede un decreto emanato dal ministero dell'Economia e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, disponendo che sulle card generate a partire dallo scorso 1° marzo, non compaiano più i loghi regionali. «Altro che autonomia differenziata: il Governo vuole cancellare del tutto le Regioni», sbotta il consigliere leghista Luciano Sandonà, annunciando una mozione per chiedere il ripristino dei simboli.


IL PROVVEDIMENTO

È stato un alto dirigente, qual è il ragioniere generale dello Stato e cioè Biagio Mazzotta, a firmare il provvedimento, di concerto con Giovanni Leonardi, segretario generale del ministero della Salute, e con Mauro Minenna, capo del dipartimento per la Trasformazione digitale. «Viene da chiedersi se dietro quella che vogliono far passare per una decisione tecnica non ci sia una precisa volontà politica», avanza però il sospetto Sandonà. Il testo parte dall'assunto che «il Sistema Ts garantisce l'interoperabilità dell'attivazione delle Ts-Cns (Tessere sanitarie-Carte nazionali dei servizi, ndr.) su tutto il territorio nazionale, ai fini della semplificazione delle attività ad esso relative da parte del cittadino e che pertanto non risulta più necessario riportare sul fronte della Ts-Cns il logo della regione di assistenza dell'assistito». In sostanza è stato deciso di lasciare vuoto lo spazio dedicato ai dati sanitari regionali, finora occupato dal nome e dall'emblema della Regione di residenza dell'assistito. Inoltre dall'immagine allegata al decreto risulta che, sul frontespizio del documento, viene eliminata la dicitura carta regionale dei servizi: l'indicazione per tutti sarà Repubblica Italiana - Tessera sanitaria, ancora con la bandiera italiana e il vessillo europeo, ma senza più il gonfalone regionale. Dunque il leone di San Marco in Veneto, così come l'aquila araldica d'oro in Friuli Venezia Giulia, solo per restare a Nordest.


L'IDENTITÀ

Sandonà ne fa una questione di identità: «Non è una cosa di poco conto, i simboli sono importanti». L'esponente della Lega contesta la motivazione della scelta citata dal decreto: «Il ragionamento del ministero sembra essere questo: siccome le tessere sanitarie sono utilizzabili su tutto il territorio nazionale, non risulta più necessario riportare il logo della Regione. A parte che le vecchie tessere sanitarie regionalizzate erano già valide su tutto il territorio nazionale e in Europa, come sanno molto bene le migliaia di cittadini che vengono a farsi curare in Veneto, la validità nazionale della tessera sanitaria non sarebbe stata certamente inficiata dalla presenza del simbolo della Regione. Cancellando i simboli di tutte le Regioni, il ministero rende percepibile la direzione verso cui lo Stato italiano tende a muoversi: rallentare il più possibile l'autonomia regionale prevista dalla Costituzione».


LA DURATA

Polemica veneta a parte, l'atto ministeriale precisa che in Alto Adige la tessera sanitaria sia stampata con le diciture doppie, in italiano e in tedesco. Viene confermato che il documento sostituisce il vecchio tesserino plastificato del codice fiscale. La durata è confermata in sei anni e il recapito avviene a domicilio.

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