Tasse: inizio settimana da incubo, le imprese venete versano 3 miliardi al fisco

Sabato 27 Novembre 2021
Artigiani, scadenza per le tasse
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VENEZIA - Lunedì e martedì prossimi saranno due giorni da “incubo” anche per gli imprenditori veneti che saranno chiamati a onorare la scadenza fiscale più onerosa dell’anno. Tra il pagamento degli acconti Ires, Irap, Irpef e dell’imposta sostitutiva in capo alle aziende in regime forfettario, l’Ufficio studi della Cgia stima che le imprese della nostra regione saranno chiamate a pagare all’Erario almeno 3 miliardi di euro.

A livello nazionale invece i miliardi lievitano a 30.

Gli artigiani

Gli artigiani, i commercianti e i lavoratori autonomi, inoltre, dovranno pagare i propri contribuiti previdenziali all'Inps. Non mancheranno casi in cui sarà difficile onorare questa scadenza, e la mancanza di liquidità sta tornando ad essere un problema soprattutto per le piccole e micro imprese. La scadenza economicamente più importante sarà quella dell'acconto Ires che, secondo le stime della Cgia, costerà alle imprese 12,2 miliardi di euro. L'acconto Irap, invece, preleverà dalle aziende 6,8 miliardi, mentre l'acconto Irpef sarà poco meno di 6,7 miliardi.

Lavoratori autonomi

Una parte di quest'ultimo versamento sarà in capo ai soggetti Irpef non titolari di partita Iva. Infine, dall'imposta sostitutiva in capo ai lavoratori autonomi in regime forfettario il fisco riceverà 1,2 miliardi. Anche dicembre sarà un mese particolarmente impegnativo sul fronte fiscale per tanti imprenditori. Entro il 16 infatti le aziende dovranno versare i contributi previdenziali e assistenziali e le ritenute Irpef di dipendenti e collaboratori. Dovranno, inoltre, pagare l'acconto dell'imposta sostitutiva sui redditi da rivalutazione del Tfr, il saldo dell'Imu su capannoni, uffici, negozi e l'Iva di novembre, in caso di contribuenti mensili. Infine, entro Natale dovranno liquidare anche le tredicesime ai propri dipendenti.

L'accordo politico

L'accordo politico sul taglio delle imposte, così come previsto dalla prossima legge di Bilancio, viene giudicato positivamente dalla Cgia di Mestre. «Con 7 miliardi di Irpef in meno e la riduzione di un miliardo di Irap - sottolineano gli artigiani mestrini in una nota - c'è una risposta in linea con la posizione assunta in questi mesi». Secondo l'associazione «gli 8 miliardi di riduzione messi in manovra dal Governo dovevano interessare quasi esclusivamente l'Irpef. E così è stato. Certo, tutto questo non è ancora sufficiente e la Cgia confida nella legge delega affinché l'esecutivo riduca ulteriormente le imposte, contribuendo a portare la nostra pressione fiscale in linea con la media europea. Da tempo immemorabile, infatti, gli imprenditori italiani, da sempre fortemente vocati all'export, chiedono un fisco meno invasivo - conclude la nota - che permetta loro di misurarsi ad armi pari con i propri concorrenti stranieri».

Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 12:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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