Imposta di soggiorno, nel 2020 incassati oltre 230 milioni di euro. Alto Adige in testa alla classifica

Domenica 4 Luglio 2021
Imposta di soggiorno, ecco quanto incassano i comuni e dove vanno i soldi
1

Dove vanno i soldi dell'imposta di soggiorno? Il 62,8% delle entrate provenienti dall'imposta di soggiorno vanno al Nord. Complessivamente sono 1.041 i comuni nei quali nel 2020 è stata applicata l'imposta di soggiorno nel 2020 (21 in più dell'anno precedente), nella versione standard o in una delle sue varianti. Sono alcuni dei dati emersi da una ricerca condotta da Centro Studi Enti Locali per Adnkronos e basata sui dati Siope, resi disponibili dalla Banca d'Italia. Per quanto riguarda il gettito pro-capite, i primi 3 Comuni con la più alta incidenza d'incasso in Italia per numero di abitanti residenti sono il Comune di Corvara in Badia (Bz), con un incasso a residente pari a 982 euro, seguito dal Comune di Selva di Val Gardena (Bz), con 694,91 euro e dal Comune di Sesto (Bz), con un incasso a residente di 513,30 euro.

Imposta di soggiorno, dove e come è distribuito il gettito

Regioni come il Veneto, il Trentino Alto Adige, la Toscana, la Lombardia e il Piemonte rappresentano il 55,23% del totale dei comuni che applicano l'imposta di soggiorno e sono le uniche regioni che hanno più di 100 Comuni ciascuna nei quali è previsto questo balzello per i turisti che pernottino nelle loro strutture ricettive. Tra le tipologie di enti numericamente più rappresentate tra le 1.041 amministrazioni che applicano l'imposta (circa uno su otto), ci sono: i comuni delle regioni a statuto speciale (277), quelli delle zone litoranee (144) e le città ad alta vocazione turistica (120). Nell'arco del 2020, anno fortemente influenzato in negativo dall'emergenza epidemiologica legata alla diffusione del Covid-19, sono stati incassati complessivamente 231 milioni e 888mila euro. Si tenga conto però che questa analisi tiene in considerazione soltanto le entrate di natura tributaria e non ricomprende quindi le entrate derivanti dal contributo di soggiorno applicato da Roma capitale che ha invece carattere patrimoniale.

 

 Diametralmente opposta la collocazione del Comune di Altivole, in provincia di Treviso, che ha incassato, a titolo di imposta di soggiorno, 0 euro per abitante, nel 2020 e Buseto Palizzolo, nel Trapanese, e Margherita di Savoia, in Puglia, che hanno avuto un gettito pro-capite di 0,01 euro per residente. Analizzando il valore assoluto di gettito, i primi 3 Comuni italiani (fatta eccezione per Roma Capitale che ha un tributo applicabile esclusivamente a sé stessa con un limite massimo doppio rispetto agli altri Comuni italiani) sono il Comune di Milano, con un gettito complessivo di 21.653.341,93 euro, il Comune di Firenze, con un gettito complessivo di 15.081.195,08 euro e il Comune di Venezia, con un gettito complessivo di 14.459.866,56 euro.

In generale, in termini di incassi, sono le città a farla da padrone. Oltre il 42% (97.501.604,13 uro pari al 42,04% del totale) del gettito complessivo dell'imposta di soggiorno è generato da comuni che sono situati all'interno di poli urbani, mentre il 25,42% proviene dalle regioni a statuto speciale (tutte ad alta vocazione turistica e che hanno raccolto, complessivamente, quasi 59 milioni di euro) e solo il 18,63% del gettito complessivo proviene da comuni ad alta vocazione turistica (43,2 milioni). Le restanti entrate sono riconducibili agli altri comuni del territorio nazionale, ivi compresi quelli costieri che hanno incassato, l'anno scorso, 19,4 milioni.

Ma come sono distribuiti, a livello nazionale, i proventi derivanti dall'applicazione dell'imposta di soggiorno? Ci sono 4 regioni che, da sole, assorbono il 57,07% del gettito complessivo nazionale. Si tratta, nell'ordine, di: Veneto (37.226.552 euro), Trentino-Alto Adige/Südtirol (37.130.471), Lombardia (31.049.442) e Toscana (26.930.951). Seguono l'Emilia Romagna, con 22.249.812 euro, la Campania, che si ferma a quota 12.939.633, la Sicilia (9.589.322), la Puglia (9.231.003) e la Sardegna (7.382.251).

Si collocano nella parte bassa della classifica: Piemonte (euro 6.948.374), Liguria (6.281.564), Lazio (Roma esclusa, 5.050.366), Calabria (4.979.620), Marche (3.786.812), Friuli-Venezia Giulia (2.763.943), Umbria (2.372.142) e Abruzzo (2.237.670). Chiudono il cerchio la Valle d'Aosta, con poco meno di 2 milioni di euro (1.969.130) e la Basilicata, con 1.769.122. A livello di gettito complessivo, guardando alla distribuzione dei Comuni che applicano l'imposta di soggiorno in base alla ripartizione territoriale, emerge un netto accentramento delle entrate nelle regioni settentrionali del Paese. Il Nord rappresenta il 62,80% del gettito complessivo a livello nazionale, seguito dal Centro (16,45%), dal Sud (13,44%) e dalle Isole (7,32%).

Per quanto riguarda il recupero evasione dell'imposta di soggiorno, nell'anno 2020 sono stati recuperati circa 3.490.000,00 euro, di cui 57,90% delle somme (2.020.544,37 euro) sono state recuperate da un solo Comune (Genova). In totale gli Enti che hanno prodotto reversali d'incasso riferite al recupero evasione dell'Imposta di soggiorno sono 114. 

Ascolta: Visitare Roma prima e dopo il lockdown: la città come non l'avevamo mai vista

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 14:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci