Siccità, il rabdomante: «L'acqua in falda c'è, ma si svegliano solo ora. Mi chiamano i privati, non gli enti pubblici»

Venerdì 1 Luglio 2022
Luigi Cantonati da un servizio Rai di Tgr Trentino
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TRENTO - «In Italia c'è il problema della siccità? La risorsa idrica del sottosuolo non ha problematiche, il problema è che tutti si svegliano d'estate, soprattutto in momenti come questi in cui si ravvisa una necessità estrema, non pensandoci d'inverno. Non è così che si risolve il problema e posso dire con certezza che sarà sempre peggio». A dirlo all'Adnkronos Labitalia è Luigi Cantonati, che, oltre alla conduzione dell'azienda agricola a Villa Rendena, provincia di Trento, dice di venire spesso contattato da privati e amministrazioni pubbliche proprio per le sue doti di rabdomante. 

«L'acqua c'è, ma ci si sveglia tardi»

«Bisogna programmare per tempo - spiega - un intervento. Possono contattarmi durante l'anno per poi accordarsi con le ditte che fanno le perforazioni. Perché - fa notare Cantonati - fare un foro per cercare l'acqua non è come inserire un palo per sostenere le strade, anche se il macchinario è simile. Chi guida il macchinario deve essere competente, altrimenti rischia di perforare senza accorgersi di aver passato già la falda acquifera». «Non ho ricevuto chiamate dirette da parte di amministratori per denunciare situazioni di crisi da siccità - aggiunge il trentino -. Evidentemente cala il Po, ma le acque in falda delle amministrazioni ci sono ancora e sono contenti così.

Al contrario, ho diversi privati che si sono fatti avanti, enti pubblici invece no». 

Bacchette, pendolino e racconti

In generale, i rabdomanti fanno uso di particolari bacchette e, in certi casi, di un pendolino. Le bacchette più comuni sono a forma di Y e sono costituite di materiale flessibile, quale giunco o, in certi casi, plastica. Il rabdomante impugna la bacchetta per i rami laterali tenendo i pugni chiusi con i pollici verso l'esterno. Quando crede di avvicinarsi all'obiettivo della sua ricerca, la terza estremità della bacchetta comincia a oscillare e in certi casi compie delle rotazioni complete dall'alto verso il basso o in senso opposto. Un secondo tipo di bacchette è invece a forma di L. In genere, in entrambi i pugni si tiene il ramo più corto della bacchetta. Quest'ultimo è spesso rivestito da un tubetto coassiale, all'interno del quale la bacchetta può liberamente ruotare. Tenendo i pugni verticali e il ramo più lungo della bacchetta orizzontale, il rabdomante si fa guidare da quest'ultimo che, a suo dire, indica la direzione del suo obiettivo. I rabdomanti sostengono di sentire particolari "vibrazioni" e le bacchette agirebbero da antenne.

La burocrazia dei pozzi

«Per usufruire dei servizi di un rabdomante, c'è tutto un iter burocratico da adempiere. Quando vengo chiamato mi organizzo per valutare insieme alla persona che mi contatta il da farsi». «Non si può decidere dall'oggi al domani di scavare un pozzo - avverte -: anche se si è sulla propria proprietà, c'è una legge che disciplina il reato penale di furto d'acqua nel caso si faccia un pozzo senza autorizzazione». 

Foto: Luigi Cantonati da un servizio di TgR Trentino

Ultimo aggiornamento: 17:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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