Ghost car, sequestrati 58 veicoli immatricolati all'estero da imprenditori

Mercoledì 15 Maggio 2019
Ghost car, sequestrati 58 veicoli immatricolati all'estero da imprenditori
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GORIZIA - Negli ultimi mesi i finanzieri della Compagnia di Gorizia, a seguito dell’intensificazione dell’attività di controllo del territorio e di verifica dei mezzi in transito dai valichi di confine goriziani con la Slovenia, dai caselli autostradali e nelle principali città della provincia isontina, nell’ambito dell’operazione denominata “GHOST CARS”, hanno sequestrato 58 veicoli tra autovetture, autocarri e furgoni, per violazioni al Testo Unico delle Leggi Doganali (T.U.L.D.) ovvero al Codice della Strada. Per 37 di questi mezzi, immatricolati in Paesi extra U.E., non è mai stata richiesta la prescritta autorizzazione alla temporanea importazione per fini privati, in violazione al T.U.L.D., il quale prevede che i cittadini extracomunitari residenti in Paesi dell’Unione Europea e proprietari di veicoli immatricolati in Paesi non comunitari, devono chiedere l’autorizzazione all’utilizzo del veicolo, prima di farne uso per fini privati nel territorio dell’Unione Europea.

Si tratta di soggetti originari principalmente dei paesi dell’est Europa (ma vi sono anche cittadini cinesi e svizzeri) residenti, da anni, in 28 diverse province del nord e centro Italia. Spesso sono imprenditori o libero professionisti proprietari o utilizzatori di autovetture, anche di lusso e di grossa cilindrata come ad esempio Porsche, Range Rover, Audi, Bmw, Mercedes, Volvo, Volkswagen, Hyundai.

Ai trasgressori è stato contestato il contrabbando nell’importazione temporanea dei veicoli, come previsto dalla normativa doganale che punisce con sanzioni amministrative da due a dieci volte i diritti di confine evasi coloro che sottraggono i veicoli extra U.E.
al pagamento dei diritti doganali, prevedendo inoltre la confisca delle autovetture importate illegalmente. In totale è stata accertata l’evasione dei diritti doganali, tra I.V.A. e dazi, per circa 120.000 euro. Inoltre i soggetti controllati hanno evitato per anni il pagamento del bollo auto e spesso anche i pedaggi autostradali, beneficiando di prezzi vantaggiosi per le coperture assicurative e rendendosi “irreperibili” in caso di violazioni al codice della strada non contestate immediatamente. Gli altri 21 veicoli sono risultati immatri
Ultimo aggiornamento: 12:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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